Anche la Puglia attende l’apertura della Porta Santa e il Giubileo della Chiesa cattolica. Tra le città che già si stanno attrezzando in vista del grande appuntamento di fede c’è ovviamente San Giovanni Rotondo. La città di San Pio guarda all’anno giubilare come a un’occasione per affermare ancora di più il suo ruolo di centro spirituale del Mezzogiorno, ma soprattutto, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, «l’essere un luogo di pace e di valorizzazione dei diritti umani», come spiega l’assessore alla cultura e al turismo, Gennaro Tedesco che aggiunge «grazie a una delle prime delibere che abbiamo approvato siamo a pieno titolo nella rete dei comuni per la Pace».
La scelta
Da questo punto di partenza, prosegue l’assessore, «abbiamo scelto per il Giubileo un titolo preciso e cioè San Giovanni centro per la pace, per i diritti umani, cibo e povertà». Su questa traccia ci saranno una serie di eventi che partiranno da gennaio e si snoderanno lungo tutto il 2025. Ovviamente, insiste sempre Tedesco, «siamo consapevoli che le direttive stabilite da papa Francesco indicano un giubileo molto concentrato su Roma». Infatti, non ci saranno aperture di Porte sante in ogni diocesi, le uniche a essere titolate alle indulgenze sono le quattro basiliche papali romane e cioè San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura.
Le iniziative
Tuttavia, a San Giovanni Rotondo sono già in cantiere numerose iniziative legate ai temi scelti per il Giubileo, promosse dal Comune, come «una retrospettiva di arte sacra a febbraio», annuncia Tedesco, e «un momento di riflessione sull’opera pastorale di don Tonino Bello, con un convegno dal titolo “Il Vangelo della speranza”». Insieme a queste attività di fede e culturali, la città di San Pio si sta attrezzando anche per momenti più gioiosi come «il giubileo dello sport, con un weekend dedicato agli sportivi che animeranno le strade e le piazze». Non poteva mancare, vista la rilevanza dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, «un giubileo dedicato alla sanità e ai temi legati alla medicina».
Anche Monte Sant’Angelo si prepara all’anno giubilare, per quanto arrivi al termine di una stagione in cui la città dell’Arcangelo Michele è stata Capitale pugliese della cultura. Un riconoscimento che per l’anno in corso ha messo in campo numerose iniziative alcune delle quali avranno uno prosieguo anche nell’Anno Santo come quella di essere una delle città dei “cammini” visto proprio il ritorno di tanti a questo tipo di spiritualità.