Quasi una famiglia su quattro, in Puglia, vive in una condizione di povertà relativa (22,3%) con quasi 900mila i pugliesi che rischiano di passare il Natale in uno stato di indigenza tanto da dover essere costretti a chiedere aiuto per mangiare alle mense dei poveri o attraverso i pacchi alimentari.
La denuncia arriva da Coldiretti Puglia che, sulla base dei dati Istat, evidenzia come la percentuale delle famiglie che hanno bisogno di aiuto per mangiare sia cresciuta di quasi due punti e mezzo percentuali in un solo anno.
L’associazione dei coltivatori pugliesi, in occasione della Giornata mondiale contro la povertà fortemente voluta da papa Francesco e in concomitanza con la Giornata del ringraziamento per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori, ha dato vita all'”offertorio della condivisione” nella Basilica dei Santi Medici a Bitonto.
Iniziative rese “strutturali” proprio dai numeri relativi alla povertà, anche quella alimentare, cresciuta prima per effetto della pandemia e poi della guerra che ha provocato l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.
Tra i nuovi poveri, sottolinea la Coldiretti, ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.