I pugliesi spendono quasi 12 miliardi di euro all’anno per il gioco d’azzardo. Una media di tremila euro per abitante, bambini compresi.
È quanto emerge da Azzardomafie, il dossier di Libera contro le mafie che analizza il legame tra il gioco e la criminalità organizzata.
A Bari si tenta la fortuna più che altrove perché nel capoluogo pugliese la spesa è di oltre un milione di euro. Seguono Taranto con 707.556.039 euro, Foggia con 411.821.938 euro, Lecce con 407.019.219 euro, Brindisi con 279.241.692 euro e Barletta con 250.464.416 euro.
Se la Puglia è quinta in Italia come numero di clan che hanno operato in attività di business sia illegali che legali, è stata la prima a registrare una vittima innocente delle azzardomafie. Si tratta di Domenico Martimucci, ucciso il 5 marzo 2015 quando una bomba con un chilo di tritolo fu fatta esplodere davanti alla vetrata della sala giochi Green Table ad Altamura, nell’ambito dei contrasti tra gruppi criminali per il controllo del mercato delle slot.
In Puglia sono sei le sale gioco confiscate. Nel periodo 2023-2025 sono state emesse 15 interdittive antimafia da sei prefetture del Nord, Centro e Sud, tra cui quella di Foggia (10 nel 2023, 2 nel 2024, 3 nel 2025). Altre sette sono state confermate dai Tar e dal Consiglio di Stato, che hanno respinto i ricorsi dei titolari delle aziende colpite dai provvedimenti.