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Giochi del Mediterraneo, attacco di Sannicandro alla gestione Ferrarese: «Troppi ritardi»

A poco più di un anno dai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, il direttore generale di Asset Puglia Elio Sannicandro fa il punto della situazione e non risparmia critiche al commissario governativo Massimo Ferrarese, accusandolo, in sintesi, di aver determinato ritardi, scarsa concertazione con gli enti locali, mancato coinvolgimento degli enti sportivi e degli…

A poco più di un anno dai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, il direttore generale di Asset Puglia Elio Sannicandro fa il punto della situazione e non risparmia critiche al commissario governativo Massimo Ferrarese, accusandolo, in sintesi, di aver determinato ritardi, scarsa concertazione con gli enti locali, mancato coinvolgimento degli enti sportivi e degli operatori economici tarantini e una disattenzione per la sostenibilità ambientale ed economica. Da un progetto concepito come esempio di buona pratica internazionale, si rischia di scivolare verso un’occasione mancata, con ricadute negative sul territorio e sulla reputazione del Paese.

«Purtroppo con il cambio del governo a ottobre 2022 i nuovi vertici ministeriali hanno sospeso la firma del decreto attuativo privando i Comuni delle risorse già stanziate e, con pretestuose motivazioni e accuse di ritardi, è stata commissariata la gestione dell’impiantistica. Inoltre è stato sostituito il comitato organizzatore (cosa mai successa nella storia sportiva italiana) con un nuovo comitato costituito da soggetti di nomina statale, privando la Regione Puglia e gli enti locali di ogni ruolo operativo. La nomina dei componenti del nuovo Comitato non sembra aver tenuto conto di criteri di competenza specifica in materia sportiva né di esperienza nell’organizzazione di eventi internazionali. Da allora le attività organizzative risultano ferme, senza alcuna attività di promozione, comunicazione e coinvolgimento delle realtà sportive locali», accusa il dg di Asset.

Le critiche

Sannicandro sostiene che solo a maggio e agosto 2024 sono stati firmati dal Governo i decreti che consentono ai Comuni di procedere con le progettazioni e l’avvio dei lavori di adeguamento degli impianti.

«Gli interventi principali, gestiti direttamente dal commissario, accusano ritardi significativi e difficilmente recuperabili. Preoccupano le modifiche al Masterplan iniziale che compromettono la coerenza ambientale ed economica del programma. Lo stadio Iacovone, inizialmente progettato con un partenariato pubblico-privato che prevedeva uno stadio moderno e integrato con strutture commerciali e ricettive, è stato sostituito con la riqualificazione della struttura esistente con maggiori tempi di esecuzione e un incremento di risorse pubbliche da 18 a 62 milioni di euro e, soprattutto, lasciando una criticità gestionale al Comune.

La palestra polifunzionale nel quartiere Salinella è stata sostituita con un impianto indoor per l’atletica leggera inadeguato in una città del Sud con un rilevante incremento dei costi e una pessima eredità gestionale per i tarantini. Infine, la scelta di ospitare gli atleti a bordo di navi da crociera ormeggiate nel porto desta fortissime perplessità: oltre ai costi stimati dieci volte superiori rispetto a soluzioni alberghiere già disponibili, comporterebbe un impatto ambientale rilevante su un ecosistema fragile. La permanenza di oltre 8.000 persone (tra ospiti ed equipaggi) per circa 15-20 giorni richiederebbe procedure di valutazione e monitoraggio ambientale particolarmente complesse, con conseguenti danni ambientali e spreco di risorse pubbliche».

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