Al fine di assicurare “la tempestiva organizzazione e il corretto svolgimento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 e delle attività ad essi necessarie, viene concessa l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 564, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, incrementata di 25 milioni di euro per l’anno 2024”. È quanto scritto nel decreto legge numero 155 che questa settimana, con ogni probabilità giovedì prossimo, sarà convertito in legge dall’aula della Camera dei deputati. La norma è inserita in un testo che regola “le misure urgenti in materia economica e fiscale in favore degli enti territoriali”, rilasciato dal Governo lo scorso mese di ottobre e che prevede ulteriori contributi per attività già programmate. La nuova somma concessa dallo Stato si aggiunge agli altri 275 milioni di euro già destinati alla realizzazione e al miglioramento delle infrastrutture sportive che ospiteranno le competizioni della XX edizione della manifestazione in programma dal 21 agosto al 3 settembre nella città dei due mari, stanziati in due tranche: la prima nel 2022 di 150 milioni di euro e la seconda nel 2023 con altri 125.
I fondi a disposizione
Con questo nuovo finanziamento, quindi, salgono a 300 i milioni di euro che lo Stato ha erogato per l’evento sportivo e che rappresentano di conseguenza il budget più alto mai speso per una manifestazione di sport organizzata in Puglia. Intanto i lavori per le opere e l’organizzazione dell’accoglienza e delle gare proseguono in vista di un appuntamento che tutti auspicano, a partire dal ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, “possa celebrarsi in un Mediterraneo finalmente in pace”. L’edizione tarantina è la ventesima di questa speciale competizione che vedrà in gara oltre 4500 giovani tra atlete e atleti dei Paesi europei e balcanici, ma anche quelli del Magreb, della fascia africana orientale, del Medio oriente e delle isole, con l’Italia che ha quasi sempre raggiunto il primo posto nel medagliere finale. Essa rappresenta la quarta edizione organizzata in Italia e la seconda in Puglia dopo quella del 1997 che si svolse a Bari, le altre due sono state organizzate a Pescara nel 2009 e a Napoli la prima nel 1963.Con i nuovi fondi potranno quindi essere completate quelle opere che sono state pianificate per i Giochi del 2026, come il nuovo stadio, un palasport per il nuoto e uno per gli sport di squadra indoor, oltre agli impianti di quartiere destinati agli allenamenti dei partecipanti. Tutte opere che dovranno essere completate entro la primavera del 2026.