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Gimbe: impennata di nuovi casi Covid. In Puglia e Basilicata +94% in una settimana

«Da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell’ultima settimana ha subìto un’ulteriore impennata, superando quota 320 mila, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi», commenta  così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, i dati relativi alla settimana dal 22 al 28 dicembre. Negli ultimi…
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«Da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell’ultima settimana ha subìto un’ulteriore impennata, superando quota 320 mila, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi», commenta  così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, i dati relativi alla settimana dal 22 al 28 dicembre.

Negli ultimi sette giorni, in tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi.
Nel dettaglio, in Basilicata i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono 577 con un aumento di nuovi casi pari al 94,3% rispetto alla settimana precedente. Resta sotto soglia di saturazione l’occupazione dei posti letto in area medica (14%) e in terapia intensiva (1%) occupati da pazienti COVID-19.
La popolazione lucana che ha completato il ciclo vaccinale è pari 78,3% (media Italia 78,1%) a cui aggiungere un ulteriore 2,9% (media Italia 3,2%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 60% (media Italia 58,9%).
Non se la passa meglio la Puglia che nella settimana dal 22 al 28 dicembre registra un aumento di nuovi casi pari al 94,9% rispetto ai sette giorni precedenti con gli attualmente positivi che salgono a 351 per 100mila abitanti. Anche qui la saturazione dei posti letto in area medica (7%) e in terapia intensiva (5%) occupati da pazienti COVID-19 resta sotto la soglia di saturazione. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari all’80,6% (superiore alla media nazionale che si attesta al 78,1%) a cui aggiungere un ulteriore 3,2% solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 62% (media Italia 58,9%).
«In questa fase della pandemia – conclude Cartabellotta – caratterizzata dalla crescente circolazione di una variante estremamente contagiosa tra una popolazione per la maggior parte vaccinata, l’obiettivo primario è di contenere il sovraccarico degli ospedali spingendo al massimo su coperture vaccinali e richiami e limitare la circolazione del virus con mascherine e distanziamento. La corsa ai tamponi senza regole, infatti, presenta diversi “effetti collaterali”: innanzitutto, sovraccarica il sistema di testing dei tamponi molecolari, impedendo di testare con tempistiche adeguate chi ne ha realmente bisogno perché sintomatico o contatto di soggetto a rischio; in secondo luogo, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, vista la probabilità del 30-50% di falsi negativi; ancora, l’aumento della domanda favorisce la speculazione e l’espansione del “mercato nero” con aumento dei costi e offerta di pericolose soluzioni low cost; infine, indipendentemente dalla revisione della durata della quarantena, l’emersione di un numero così elevato di casi rischia di paralizzare il Paese con un lockdown di fatto, alimentando peraltro una narrativa distorta dominata dagli altisonanti dati dei contagi e non dal loro reale impatto su ricoveri, terapie intensive e decessi, oltre che su altri esiti di salute non dipendenti da Covid-19».

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