«Il terremoto di questa notte ha ricordato, in particolare all’opinione pubblica, che anche la Puglia è sismica. Dobbiamo ricordare che viviamo in un’area appartenente alla Zona 2: sismicità medio-alta (PGA fra 0,15 e 0,25 g) dove scosse anche forti sono possibili. Ricordiamoci sempre di sapere come comportarci in caso di terremoti e nelle fasi successive.
Possono sembrare banalità ma non lo sono. E spesso la gente ha paura, magari anche perché teme o pensa che il patrimonio edilizio non sia sicuro. L’Italia, dunque deve fare una profonda riflessione». Lo ha affermato Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.
«La riflessione è sulla sicurezza degli edifici datati. Il problema è proprio questo: spesso ci troviamo di fronte ad un patrimonio datato e/o storico, realizzato con fondazioni superficiali o semplicemente “poggiate” su terreno; abitazioni che, magari, non sono state adeguate alle normative sismiche vigenti ma che nel tempo potrebbero avere subìto notevoli rimaneggiamenti.
Ci dobbiamo ricordare che le nostre città sono cambiate, che ogni giorno subiscono stress legati al traffico, al clima, alle scosse sismiche che si possono verificare. Ecco perché sarebbe opportuno mappare ogni città, capire lo stato di salute di ogni fabbricato, pubblico e privato, comprenderne gli interventi che necessitano per renderli efficienti specie in termini di staticità».