Una serie di manifestazioni si sono svolte anche in Puglia, ieri sera, dopo che le navi israeliane hanno fermato la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. E la pioggia non ha fermato le manifestazioni di solidarietà.
A Bari gli attivisti si sono radunati in corso Vittorio Emanuele dando vita a una “mobilitazione permanente” in vista dello sciopero generale in programma domani, venerdì 2 ottobre.
«Il blocco navale israeliano su Gaza è completamente illegale secondo il diritto internazionale», hanno affermato gli studenti di Zona Franka, Udu Bari e Uds Bari, che hanno voluto denunciare «fortemente la complicità del nostro governo nei confronti di Israele nel non riconoscere la natura illegale di questo atto».
Gli studenti baresi chiedono «sanzioni, l’interruzione dei rapporti diplomatici e la libertà degli attivisti e delle attiviste della Flotilla» e annunciano la mobilitazione permanente «in scuole e università, luoghi fulcro della vita civile».
Le manifestazioni proseguiranno anche nella giornata di oggi, in attesa dello sciopero di domani. Nel corso della giornata sono tre gli eventi in programma, annunciano le associazioni, perché «siamo nello stato di agitazione permanente, a Bari e in tutta Italia. Riteniamo che la mobilitazione costante sia una risposta fondamentale per far sentire la nostra voce a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla e del suo equipaggio».
Sahar Locaputo, coordinatrice di Udu Bari, evidenzia che «non si può più voltare la testa dall’altra parte, noi studenti sappiamo da che parte stare: accanto al popolo palestinese vittima di genocidio».
Nella tarda mattinata l’appuntamento è davanti al rettorato dell’università Aldo Moro. Nello stesso luogo alle 16 è in programma un’assemblea pubblica. Successivamente, alle 18, gli studenti si sposteranno davanti alla sede della Prefettura. «In queste ore cruciali serve agire immediatamente e concretamente affinché vengano liberati gli ostaggi della Flotilla – conclude Gennaro Cifinelli, presidente di Zona Franka – e affinché possano raggiungere Gaza. Denunciamo con fermezza la responsabilità politica e diplomatica delle istituzioni italiane e internazionali: le sanzioni a Israele, l’interruzione immediata dei rapporti diplomatici e commerciali non possono essere più oggetto di trattative e compromessi».
Cittadini e studenti si sono mobilitati anche a Lecce e a Taranto. Nel capoluogo ionico il raduno è partito, ieri sera, da piazza Fontana, con i partecipanti che hanno attraversato il Ponte di Pietra in corteo per poi raggiungere la stazione ferroviaria. In un post sui social gli organizzatori hanno parlato di un «presidio spontaneo per esprimere solidarietà politica ed incondizionata agli attivisti e attiviste della Global Sumud Flotilla, a fianco alla resistenza palestinese. Dal fiume fino al mare, Palestina libera». Durante la mobilitazione è stato esposto lo striscione: «Stop al genocidio palestinese e alle guerre imperialiste. Ora è sempre resistenza!».
La sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, ha diffuso una nota in cui afferma che «di fronte all’indifferenza e al silenzio assordante dei Governi davanti a un genocidio compiuto dal Governo di Israele a Gaza giorno dopo giorno, dopo un’azione terroristica da condannare con fermezza ma che non può giustificare decine di migliaia di morti civili, bambine, donne, anziani, centinaia di giornalisti uccisi, ospedali bombardati e devastati, un popolo indifeso e ridotto alla fame e ostaggio di cecchini senza scrupoli, sono stati i cittadini a cercare di scuotere le coscienze e ribellarsi. Lo hanno fatto con la più grande missione umanitaria della storia dell’umanità, dando vita e anima alla Global Sumud Flotilla, con imbarcazioni cariche di generi di prima necessità e speranza in un ritorno della ragione, del diritto, della civiltà, fermate oggi a 75 miglia da Gaza in modo illegale da Israele in acque internazionali, in violazione di ogni diritto internazionale, ancora una volta, l’ennesima dall’inizio di questa drammatica escalation di barbarie, sangue, macerie».
Episcopo esprime il «nostro più sincero ringraziamento» a «quelle mille persone che hanno avuto il coraggio che è mancato e continua a mancare ai Potenti del Mondo che non riescono a fermare questa deriva che verrà ricordata per sempre come una delle pagine più buie dell’Umanità».