Una speranza per gli studenti palestinesi residenti nella Striscia di Gaza arriva dalla Regione Puglia che istituisce cinque borse di studio, del valore di 30mila euro ciascuna, per permettere alle ragazze e ai ragazzi che vivono in quei territori di poter frequentare corsi di laurea triennali nelle università pugliesi.
Con questa iniziativa, spiegano dalla Regione, l’obiettivo è promuovere, attraverso l’istruzione e il diritto allo studio, valori di cooperazione, pace e futuro condiviso.
Sostenuta con una dotazione finanziaria complessiva pari a 150mila euro, la misura straordinaria sarà erogata per il tramite dell’Università degli Studi di Bari, che si era fatta promotrice di un appello al presidente Emiliano e all’assessore regionale al diritto allo Studio Leo per lo stanziamento delle risorse necessarie per consentire ai ragazzi provenienti dalla Striscia di Gaza di proseguire il proprio percorso accademico in un contesto di sicurezza e crescita personale e scientifica.
Le borse di studio copriranno le spese di iscrizione, vitto, alloggio e altre necessità legate alla permanenza in Puglia, garantendo così un sostegno concreto ai beneficiari.
«Nel giorno dello sciopero generale per Gaza, la Puglia compie un altro gesto concreto approvando in Giunta queste borse di studio», commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Così – sottolinea – insieme all’Università degli Studi di Bari permetteremo agli studenti di Gaza di continuare il proprio percorso formativo e culturale sperando che in un futuro migliore queste ragazze e questi ragazzi possano portare nella loro terra le competenze acquisite in Puglia per gettare ponti di sviluppo, pace e fraterna convivenza».
Per l’assessore Leo, con queste borse di studio «vogliamo offrire a ragazze e ragazzi di Gaza non solo un percorso accademico, ma anche un’opportunità di riscatto personale e collettivo».