Le nuotatrici pugliesi Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sono state sospese per 90 giorni dalle attività sociali e federali.
Lo ha stabilito la Procura della Federazione italiana nuoto in relazione a quanto emerso durante l’inchiesta sul furto avvenuto all’aeroporto di Singapore e dell’atteggiamento collaborativo delle atlete, che hanno ammesso le loro responsabilità.
La Federnuoto, ricevuto anche il nulla osta del procuratore generale del Coni, ha accolto la proposta sanzionatoria della Procura Federale relativa alla richiesta di patteggiamento presentata singolarmente dalle parti.
La vicenda che ha coinvolto le due nuotatrici azzurre riguarda il fermo all’aeroporto di Singapore per furto di prodotti cosmetici nel duty-free, avvenuto il 14 agosto scorso.
Le due nuotatrici, di ritorno da una vacanza dopo i Mondiali nella città Stato del Sud-Est asiatico, furono accusate del furto di alcune boccette di oli essenziali, trattenute per alcuni giorni a Singapore e poi lasciate partire per il rientro in Italia dopo l’intervento dell’ambasciatore italiano e della Farnesina.
Pilato aveva raccontato di essere stata protagonista involontaria, accusando di fatto la compagna di aver sottratto gli oli e di averli infilati a sua insaputa nella borsa che portava con sé. Tarantino, da parte sua, non aveva mai risposto a questa versione.