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Fuga dalla Puglia, in 20 anni oltre 70mila under 39 hanno cancellato la propria residenza

Tra il 2002 e il 2023 oltre 70mila under 39 hanno cancellato la propria residenza in Puglia, stabilendosi in altre regioni italiane o all'estero. Un terzo di loro è in possesso di una laurea. È quanto evidenzia la Cgil Puglia spiegando che i giovani sono i più colpiti dalla povertà lavorativa e costretti ad affrontare…

Tra il 2002 e il 2023 oltre 70mila under 39 hanno cancellato la propria residenza in Puglia, stabilendosi in altre regioni italiane o all’estero. Un terzo di loro è in possesso di una laurea.

È quanto evidenzia la Cgil Puglia spiegando che i giovani sono i più colpiti dalla povertà lavorativa e costretti ad affrontare un costo della vita, a partire da quella per la casa, sempre più proibitivo: «Per queste ragioni – è spiegato in una nota – se nel 2001 i giovani adulti tra i 30 e i 39 anni che vivevano in famiglia erano il 20%, vent’anni dopo il dato è salito al 31%».

Il sindacato lancia la campagna “Tempo presente. I giovani tra Costituzione, lavoro e sindacato” con un evento pubblico che si terrà nell’aula “Aldo Moro” del dipartimento della Facoltà di Giurisprudenza promossa dal sindacato con il suo dipartimento nazionale politiche giovanili, e rivolta agli under 35.

Interverranno, tra gli altri, il docente di Diritto del Lavoro Roberto Voza, il presidente della Fondazione Di Vittorio Francesco Sinopoli, la segretaria generale della Cgil Puglia Gigia Bucci.

Attraverso momenti di discussione, di indagine e di aggregazione moltiplicati su tutto il territorio regionale, la campagna si propone di approfondire la conoscenza della condizione giovanile, sia essa di studenti, disoccupati, o giovani lavoratori, per costruire la rivendicazione politica su temi quali precarietà lavorativa, dispersione scolastica, emigrazione, disoccupazione, diritto all’abitare. Ma l’obiettivo è anche quello di spingere a una larga partecipazione a sostegno delle campagna per i referendum popolari sul lavoro e contro la riforma di autonomia differenziata.

Tra le più penalizzate dell’attuale fase economica e sociale le donne in particolare nell’accesso al mercato del lavoro con dati di gender gap occupazionale che posizionano la Puglia tra le regione europee con gli indicatori peggiori.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia che la Cgil sta mettendo in campo a livello nazionale «per restituire centralità e protagonismo ai giovani, non solo per trovare una risposta alle esigenze materiali ed immateriali di più generazioni che negli ultimi anni hanno subito, più di altre, la violenza delle crisi che si sono succedute nel nostro Paese, ma anche per mettere in discussione il modello produttivo e di sviluppo. L’obiettivo del lavoro è avvicinare sempre più giovani, valorizzandone la forza organizzativa e il loro punto di vista sui temi di carattere generale, rispetto ai cambiamenti nel lavoro e nel rapporto tra il lavoro e le altre dimensioni della vita».

La campagna vedrà coinvolta con la confederazione anche la Federazione lavoratori della conoscenza e il NIdil Cgil Puglia, le strutture territoriali di tutte le province, le organizzazioni studentesche della Rete della Conoscenza e Unione degli Studenti, con il coinvolgimento anche dei gruppi giovanili già esistenti nella regione.

Nell’evento di lancio di domani presso l’Università di Bari, a illustrare il progetto e introdurre i lavori sarà Carolina Velati, responsabile del dipartimento Politiche giovanili della Cgil Puglia. Previsti anche gli interventi di Anna Chiara Serio, dell’esecutivo regionale della Rete della Conoscenza; di Maria Giorgia Vulcano, segretaria generale del Nidil Cgil Puglia; di Ezio Falco, segretario generale della Flc Cgil Puglia.

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