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Politica Puglia

Fsc, la Regione accelera sui fondi: una variazione di bilancio per “liberare” i 6,5 miliardi

Si stringono i tempi alla regione Puglia per dare attuazione al Patto di coesione da 6,5 miliardi di euro sbloccato in via definitiva la scorsa settimana dal visto della Corte dei Conti.

L’accelerata

A differenza di quanto si prevedeva all’inizio, gli aiuti sono immediatamente utilizzabili senza dover attendere la pubblicazione della delibera sulla Gazzetta Ufficiale. Da qui l’accelerata degli uffici regionali che stanno recependo l’accordo di coesione, provvedendo alla variazione di bilancio, prima di erogare materialmente le somme. Un’attività che vede all’opera una speciale cabina di regia coordinata dal capo di gabinetto del presidente Emiliano, professor Pinuccio Catalano.

Le priorità

In concreto l’attuazione dei progetti partirà materialmente sotto questo governo regionale per concludersi nella prossima legislatura con l’effettivo impiego dei finanziamenti. Al momento la presidenza regionale ha stabilito un elenco di priorità formato da nove punti strategici a cui dare corsia privilegiata. Al primo posto gli incentivi da 200 milioni in favore di 2546 imprese pugliesi in attesa da oltre due anni dopo aver investivo su progetti di allargamento e di crescita per oltre un miliardo.

Le fasce deboli

A seguire le fasce deboli che riceveranno circa 50 milioni per rimpolpare le risorse del reddito di dignità con un assegno mensile di circa 500 euro per la non autosufficienza. E poi, le residenze universitarie da 100 milioni di finanziamento. Ai trasporti sono destinati 1,1 miliardi con progetti su grandi infrastrutture per porti e aeroporti. Spicca, fra gli altri, il grande progetto dello Spazioporto di Grottaglie per i voli suborbitali destinatario di circa 70 milioni. Ancora, il grande capitolo Acqua ed emergenza idrica. In arrivo circa un miliardo per aggiustare invasi, dighe, costruire dissalatori, risanare acquedotti rurali.

Le bonifiche

E poi rifiuti e bonifiche, altro capitolo spinoso con la Puglia in pre emergenza. Il pacchetto Fsc prevede 87 milioni per le bonifiche, la rigenerazione e la transizione ambientale, soprattutto in aree ad alta criticità come Taranto e Brindisi. 84 milioni l’investimento sulla chiusura delle discariche e 80 milioni per la costruzione di nuovi impianti di smaltimento.

La sanità

A seguire la sanità che riceverà un tesoretto da circa 900 milioni per acquistare macchinari e tecnologie innovative. In fondo all’elenco due importanti strade al palo da decenni. La Talsano-Avetrana, recuperata in extremis con un progetto esecutivo presentato a dicembre. E l’allargamento di 37 km della Maglie-Leuca, la famigerata Statale 275, da 229 milioni di euro.

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