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Fsc, dopo un mese di attesa arriva la svolta: ora l’assegno può andare in liquidazione

La Regione Puglia si appresta finalmente a distribuire gli aiuti del fondo coesione da 6,5 miliardi di euro. Ad un mese dallo sblocco ufficiale, datato 29 aprile, con la presa d’atto del patto di coesione statale, adesso l’assegno può andare in liquidazione inondando di risorse attese come acqua nel deserto dall’economia pugliese. L’attesa Il tutto…
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La Regione Puglia si appresta finalmente a distribuire gli aiuti del fondo coesione da 6,5 miliardi di euro. Ad un mese dallo sblocco ufficiale, datato 29 aprile, con la presa d’atto del patto di coesione statale, adesso l’assegno può andare in liquidazione inondando di risorse attese come acqua nel deserto dall’economia pugliese.

L’attesa

Il tutto dopo un’odissea burocratica durata oltre tre anni. A partire dalla guerra politica fra il governatore Emiliano e l’allora ministro per il Sud Fitto, passando per il complicato ginepraio istituzionale al quale è stato sottoposto l’accordo di coesione esaminato nell’ordine dal Cipess, dal ministero dell’economia e, da ultimo, dalla Corte dei Conti.

L’ultimo step, quello sulla carta più semplice, spettava alla regione Puglia che inspiegabilmente s’è tenuta i fondi nel cassetto per oltre un mese.

Il collo di bottiglia s’è creato nei dieci dipartimenti regionali, che fanno capo agli assessorati, chiamati ad approvare le variazioni di bilancio necessario a distribuire le risorse indirizzate su oltre 500 progetti di sviluppo in svariati settori. Sanità, opere pubbliche, scuola, università, acqua, bonifiche, incentivi alle imprese, inclusione sociale.

Le difficoltà

Ma stranamente tutto è rimasto fermo fino all’intervento decisivo del capo di gabinetto del presidente Emiliano, professor Giuseppe Catalano, che ha dato una scossa ai dipartimenti. In realtà molti direttori di dipartimento, ad esempio lo sviluppo economico ed il welfare erano già pronti, ma qualcosa è andato storto nell’attribuzione di alcuni progetti.

Sia come sia l’altro giorno sono approdate in giunta regionale le prime due delibere che hanno sbloccato i fondi per la coesione.

La prima, a firma dell’assessore allo sviluppo Alessandro Delli Noci, ha drenato i primi 330 milioni di euro di incentivi alle imprese.

In particolare saranno finanziati gli investimenti ed i finanziamenti previsti negli accordi di programma, rivolti a grossi gruppi e multinazionali, ai Pia, programmi integrati di agevolazione per le medie imprese, Minipia, per piccole e micro aziende oltre ai Pia Turismo.

Si potranno così coprire parte degli incentivi attesi da 2.546 imprese in attesa da oltre due anni di aiuti per oltre 200 milioni di euro a fronte di un miliardo di investimenti complessivi, il grosso dei quali in via di realizzazione.

La prossima settimana sono attese altre due delibere simili da assegnare allo sviluppo. In aggiunta è arrivata anche la variazione di bilancio relativa al welfare finalizzata a sbloccare 35 milioni di euro dedicati ai buoni servizio per minori in età scolastica.

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