La notizia, in sé e per sé, non avrebbe del clamoroso: Sabino Napolitano, vicinissimo a Francesco Ventola, è stato confermato coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia ad Andria, “fortino” dell’eurodeputato fittiano, con una maggioranza bulgara. Ma il peso cambia se si pensa che quello celebrato ieri nella città della Bat è stato il primo congresso di scontro tra le due anime del partito della premier Giorgia Meloni e che il risultato rischia di incidere anche sul voto a Bari, previsto per il prossimo 9 febbraio, dove i fittiani sono pronti a presentare un proprio candidato alla segreteria in alternativa all’uscente Antonella Lella.
I risultati nella Bat
Partiamo da Andria. Qui sarebbe stato lecito aspettarsi un congresso unitario, con i voti destinati a un unico candidato alla segreteria e cioè a Napolitano, fedelissimo di Ventola che è l’autentico “uomo forte” di Fratelli d’Italia nella Bat. La convergenza, invece, non è stata trovata, a dimostrazione della frattura tra i fittiani e l’ala del partito che fa capo al sottosegretario Marcello Gemmato, al senatore Filippo Melchiorre e all’eurodeputato Michele Picaro.
Risultato? Non uno, ma in origine addirittura tre candidati alla segreteria: oltre Napolitano, Donatella D’Ambrosio, già responsabile cittadina di Azione Giovani, e Lorenzo Miani, leader locale di Gioventù Nazionale ritiratosi prima dell’apertura delle urne. Alla fine, dunque, Napolitano ha sbaragliato la concorrente – 334 voti per lui, solo 164 per lei – incrementando il numero di fittiani ai vertici di Fratelli d’Italia nelle varie città pugliesi. E la “pattuglia” è destinata a diventare ancora più folta domenica prossima, quando i congressi (stavolta unitari) dovrebbero eleggere Tonia Spina e uno tra Riccardo Memeo e Gennaro Cefola rispettivamente alla guida dei coordinamenti cittadini di Bisceglie e di Barletta.
Il congresso a Bari
L’avanzata dei fittiani in tutte le province pugliesi, però, potrebbe non fermarsi nella Bat. Già, perché il 9 febbraio i militanti di Fratelli d’Italia saranno chiamati a eleggere il leader cittadino a Bari. E Ventola & co. potrebbero puntare alla leadership nel capoluogo, visto che la coordinatrice uscente Antonella Lella, fedelissima di Picaro e Gemmato, è ritenuta da alcuni divisiva. Per presentare una candidatura alternativa a Lella, i fittiani hanno bisogno delle firme di almeno il 20% degli iscritti baresi. E questa soglia, negli ultimi giorni, sarebbe stata abbondantemente raggiunta e addirittura superata, con buona pace del senatore Filippo Melchiorre che ha recentemente dichiarato di controllare il 90% delle tessere a Bari e provincia.
Il possibile accordo
Ecco perché, nelle scorse ore, gli sherpa dell’una e dell’altra corrente hanno cominciato a confrontarsi per trovare una sintesi e scongiurare un congresso di scontro proprio nel capoluogo pugliese. La “conta”, d’altra parte, farebbe di Bari un caso nazionale, visto che Fratelli d’Italia ha celebrato congressi unitari in tutti i capoluoghi di regione. L’ultimo esempio è quello di Potenza, dove a guidare il partito è da ieri l’ex assessore regionale Alessandro Galella. In più, uno scontro aperto a Bari rischierebbe di indebolire, a un anno dal voto per le regionali, un partito che vuole mettersi alle spalle vent’anni di sconfitte e figuracce. A cominciare dal misero 11% racimolato a giugno scorso in occasione delle comunali nel capoluogo.
