La fibra ottica si espande, le connessioni veloci diventano sempre più accessibili, ma in Puglia e Basilicata gli utenti sembrano non accorgersene. In altre parole, mentre il resto d’Italia spinge sull’acceleratore della digitalizzazione, il Sud avanza a passo più lento, tra diffidenza, digital divide e un’adozione che ancora fatica a decollare.
Secondo il rapporto Agcom relativo all’ultimo periodo del 2024, la Puglia ha raggiunto il 48% di copertura Ftth (Fiber to the home), a differenza della media nazionale che supera il 57%. La Basilicata è ancora più indietro, ferma al 42%. Nonostante gli investimenti e l’ampliamento delle infrastrutture, il tasso di utilizzo resta deludente: in Italia, solo il 27,3% degli accessi a Internet passa effettivamente dalla fibra ottica.
Il dettaglio
Nel Mezzogiorno, invece, il dato emerso è ancora più basso. Le statistiche raccontano infatti una realtà particolarmente complessa: la copertura c’è, ma le famiglie e le imprese non si affrettano ad attivare una connessione più veloce. Un paradosso, se si pensa che il costo della fibra Ftth in Italia è in linea con le altre tecnologie: secondo quanto diffuso da “Segugio.it”, nel 2025 l’abbonamento medio costa 25,99 euro al mese, una cifra accessibile per molti.
E allora, perché il Sud resta indietro? La risposta va cercata all’interno di una serie di fattori. Il primo è il digital divide che esiste tra città e aree interne. Se a Bari, Lecce, Taranto, Potenza e Matera la fibra si fa strada, nei piccoli comuni dell’entroterra è tutta un’altra storia. In molte zone rurali l’infrastruttura è arrivata solo di recente e gli utenti non sempre ne percepiscono il valore aggiunto.
Un divario culturale
Il secondo elemento è culturale. La familiarità con la tecnologia è minore rispetto ad altre regioni, e la domanda di connessioni ultra-veloci cresce più lentamente. Meno consapevolezza significa meno attivazioni, e meno attivazioni si traducono in minori investimenti da parte degli operatori, alimentando un circolo vizioso difficile da spezzare. Ma se il confronto con il Nord Italia mette già in luce le difficoltà del Sud nell’adozione della fibra ottica, quello con l’Europa è ancora più impietoso.
Il dato europeo
Stando al rapporto Ftth Council Europe 2024, la copertura della rete Ftth/B all’interno dell’area EU39 ha raggiunto il 69,9%, mentre nei Paesi dell’Unione Europea più il Regno Unito la media è del 64,5%. Numeri ben diversi rispetto a quelli registrati in Puglia e Basilicata, che restano indietro rispetto agli standard continentali.
Fibra e connessioni
Il vero problema, però, non riguarda solo la copertura, ma bensì l’effettiva attivazione delle connessioni. In Europa, infatti, quasi una famiglia su due tra quelle che hanno la possibilità di utilizzare la fibra Ftth sceglie di farlo, con un tasso di adozione che sfiora il 50%. In Italia, invece, siamo fermi al 27,3%, e nel Mezzogiorno il dato è ancora più basso. Con tutte le conseguenze del caso. Incluso il rischio che il Sud continui a viaggiare a velocità ridotta in un’Europa che ormai corre sempre più veloce.