Ferrovie del Sud Est ha depositato presso il Tribunale di Bari un piano di ristrutturazione del debito. La presentazione del ricorso ex art.40 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – spiega la società in una nota – è stata fatta «al fine di richiedere l’omologa degli accordi di ristrutturazione assieme al piano industriale e finanziario».
Secondo quanto riferisce l’azienda, l’operazione «permetterà di preservare la continuità aziendale, la prosecuzione dell’attività di pubblico servizio sul territorio pugliese, la tutela della massa creditoria e del tasso occupazionale, nonché la prosecuzione del massiccio piano di investimenti del valore complessivo di un miliardo di euro finanziato anche con fondi Pnrr».
Grazie ad una serie di accordi tra Fs, le società del Gruppo Fs e alcuni fornitori, i quali, ciascuno per quanto di propria competenza, si sono resi disponibili a valutare la fattibilità di un’operazione finalizzata alla ristrutturazione dell’esposizione debitoria della Società, sarà garantito il pagamento integrale dei debiti di natura commerciale verso tutti i creditori.
Con riferimento al debito verso Fs, la strategia d’intervento «contemplata dagli accordi e dal Piano di ristrutturazione prevede il conferimento del compendio aziendale e dei lavoratori in una società a responsabilità limitata di nuova costituzione interamente partecipata da Fse e l’avvio – conclude la nota – del processo di liquidazione in bonis della compagine rimanente, a decorrere dalla data di omologazione degli accordi».