La giunta regionale pugliese ha approvato oggi i criteri per l’assegnazione di risorse destinate a sostenere i pescatori colpiti dal fermo pesca dei ricci di mare e a finanziare un piano di ripopolamento della specie lungo le coste della Puglia. La decisione arriva in risposta alla legge regionale n. 6 del 2023, che ha imposto uno stop triennale alle attività di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione dei ricci e dei loro derivati, necessario per favorire la riproduzione della specie.
Due le linee d’azione deliberate. La prima prevede ristori economici per gli operatori del settore danneggiati dal divieto. Il contributo sarà riconosciuto a pescatori professionali subacquei autorizzati e a quelli con imbarcazioni e attrezzi specifici, in possesso di licenza di tipo A, partita IVA e iscrizione alla Camera di Commercio con codice Ateco pertinente. Per accedere al sostegno, i beneficiari dovranno documentare i mancati guadagni, calcolati sui proventi degli anni precedenti, e impegnarsi a collaborare, durante il triennio di fermo, alle attività di monitoraggio e recupero ambientale.
La seconda misura punta al ripopolamento del riccio di mare, con un piano che sarà realizzato grazie al supporto tecnico-scientifico di esperti in pesca e acquacoltura. Saranno definiti protocolli di collaborazione con altre pubbliche amministrazioni competenti, stabilendo anche le modalità con cui i pescatori contribuiranno al ripristino dell’ecosistema marino. Nel corso della stessa seduta, la giunta ha anche riprogrammato 2.070.092 euro del fondo “Dopo di noi” 2023, non spesi nel 2024, destinandoli agli ambiti territoriali per finanziare progetti di vita indipendente per persone con disabilità.