Passi in avanti per il recupero crediti dell’indotto ex Ilva. Sace nelle prossime ore «stanzierà 100 milioni di euro per far ripartire lo stabilimento». Il gruppo assicurativo finanziario italiano specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale «ha confermato la disponibilità alla cessione in pro soluto dei crediti dopo che i commissari definiranno la certificazione degli stessi crediti». Così Fabio Greco, presidente di Aigi, associazione a cui aderisce l’80% delle imprese dell’indotto ex Ilva.
Una interlocuzione con Medio Credito per i finanziamenti agevolati. Intanto, continua, «abbiamo appreso durante la riunione che la garanzia dell’istituto finanziario del Mimit potrebbe arrivare al 70/80 per cento. Non possiamo ancora parlare di schiarita anche se ci sono dei passi in avanti molto importanti».
«Nelle prossime ore – aggiunge Greco – 150 milioni saranno trasferiti da Ilva in as ai commissari di AdI in as per la manutenzione degli impianti, ora al minimo storico. Nel giro di un mese sarà presentato il piano industriale mentre si attendono risposte definitive dall’Europa sul prestito ponte da 320 milioni di euro ed è in arrivo la proroga del contratto di affitto. In totale per la ripartenza dell’ex Ilva sono previsti 420 milioni di euro».
«Queste misure – conclude – metteranno i commissari nelle condizioni di far ripartire lo stabilimento per arrivare all’obiettivo della produttività di Adi al fine di consentire la vendita che, come da cronoprogramma, è prevista entro fine anno. Il nostro problema è il fattore tempo. Metà maggio arriverà presto e si dovrà procedere con l’ammissione al passivo. Serve dunque chiarire il pregresso urgentemente».