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Ex Ilva, sindacati convocati a Palazzo Chigi. Emiliano: «Governo mantenga partecipazione pubblica» – VIDEO

In vista di un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in programma il 5 marzo prossimo, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha incontrato le rappresentanze sindacali per fare il punto su diverse vertenze attive nella regione, dall’ex Ilva a Leonardo e Versalis, passando per l’automotive.

Sull’Ilva, ha affermato Emiliano a margine dell’incontro, «abbiamo il timore che all’interno del processo di cessione della fabbrica a terzi, non ci sia sufficiente garanzia da un lato delle ricadute e della garanzia dei livelli occupazionali e, dall’altro, sulla effettività del processo di realizzazione dei forni e, quindi, del processo di decarbonizzazione».

Per il governatore pugliese è «difficile, se non impossibile, per il governo assicurare, cedendo l’asset tarantino a terzi, l’adempimento di questi due punti fondamentali che sono l’occupazione e la salute, senza mantenere una partecipazione pubblica rilevante nella compagine sociale».

Emiliano ha spiegato di aver scritto a Urso «per chiedergli di poter condividere alcune questioni relative alla situazione industriale della Puglia a partire dall’ex Ilva perché i punti di maggiore crisi riguardano soprattutto Taranto e Brindisi, ma anche la Leonardo e Versalis».

Sindacati al Ministero del Lavoro e a Palazzo Chigi

I sindacati, intanto, hanno ricevuto la convocazione dal ministero del Lavoro per domani, 4 marzo, alle 10:30, per il proseguimento della discussione sulla Cigs per i lavoratori dell’ex Ilva.

L’11 marzo prossimo, poi, i sindacati saranno a Palazzo Chigi per un aggiornamento sulla situazione del gruppo Acciaierie d’Italia. Il tavolo sull’ex Ilva, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sarà alle 18:30.

«Il 5 marzo da Urso le principali vertenze della Puglia»

«Ringrazio il ministro per aver immediatamente risposto alla mia lettera convocandoci per il 5 di marzo ed è per questo che oggi ho riunito tutte le rappresentanze sindacali di tutte queste vertenze assieme al presidente della Sepac, della task force per le crisi industriali, agli assessori proprio per ricevere le istruzioni finali da tutti i lavoratori su quello che la Regione Puglia andrà a dire al ministro Urso il 5 marzo», ha detto Emiliano a margine dell’incontro con i sindacati.

Nel dettaglio, Emiliano ha spiegato che «siamo perplessi, Eni Versalis parla di una perdita strutturale nella chimica di base italiana che porta a un buco da 80 a 90 milioni di euro l’anno e, questo, ovviamente determina nei conti dell’azienda una perdita non giustificabile. Anche sull’Ilva perdiamo molto di più che 80-90 milioni l’anno. Ci chiediamo perché la chimica di base non dovrebbe essere strategica quanto l’acciaio».

Al ministro Urso, dunque, la Puglia chiederà «di dire la sua su questa questione. Se ho capito bene – ha aggiunto Emiliano – secondo Eni questo è un problema che riguarda tutta l’Europa. Se dunque la chimica di base non ha più margini di economicità in Europa, il problema non lo si risolve chiudendo gli impianti di cracking ma cercando di individuare degli elementi per restituire competitività ad un sistema del quale il mercato ha comunque bisogno. Le nostre aziende, anche quelle di Brindisi, hanno bisogno di rifornirsi dei materiali che vengono dalle fabbriche della chimica di base».

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