Le spiagge pugliesi si preparano a vivere un’altra estate da record. Tra giugno e agosto, secondo lo studio del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sono attesi 20,7 milioni di arrivi e 110,1 milioni di presenze nei comuni balneari italiani, con un incremento del +2% e del +1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. In questo scenario, la Puglia si conferma una delle mete più ambite, grazie a un’offerta che coniuga mare cristallino, gastronomia d’eccellenza e autenticità. Un mix vincente che attira sempre più turisti, italiani e stranieri. Per la Puglia, i numeri sono impressionanti: si prevede l’arrivo di 8,5 milioni di turisti, il doppio rispetto al 2024, con 34,1 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva di 3 miliardi di euro.
La performance
Negli ultimi anni, la regione ha visto crescere il numero di visitatori provenienti dall’estero, in particolare da Germania, Francia e Stati Uniti. Se i tedeschi rappresentano da sempre una presenza solida sulle coste italiane (30% del totale straniero), è proprio la Puglia, insieme alla Sicilia e alla Campania, a conquistare il cuore dei francesi e, sempre più spesso, degli statunitensi. Complici i voli diretti, ma anche i social media e le riviste di settore, la regione è diventata meta prediletta per chi cerca un turismo esperienziale e autentico. Ma ancora non basta. Nel contesto italiano, infatti, anche se la Puglia si colloca tra le regioni a più forte vocazione balneare, al contrario di realtà come la riviera romagnola o la costa sorrentina, la sua domanda è ancora prevalentemente interna.
Le tendenze
Tuttavia, il trend si sta invertendo: secondo le stime, nei tre mesi estivi saranno 47,5 milioni i pernottamenti di turisti stranieri lungo le coste italiane, con una crescita dell’1,8%. La Puglia intercetta parte importante di questa domanda, grazie anche a un prodotto mare sempre più diversificato: resort di charme ma anche campeggi sul mare e masserie storiche convivono in un sistema ricettivo variegato e capillare. Il Salento si conferma tra le destinazioni più amate dalle famiglie italiane, ma anche dai giovani in cerca di svago, musica, divertimento e bellezze naturali. E se la costa adriatica vanta servizi sempre più efficienti e strutture moderne, il versante ionico offre angoli incontaminati, spesso meno affollati ma altrettanto affascinanti.
Nel quadro delle macroaree, il Basso Adriatico, in cui rientra la Puglia, registra una crescita del +0,7%, con 43,2 milioni di presenze stimate. Sebbene meno impattante rispetto ad altre aree, la performance pugliese è significativa, considerando il ruolo strategico della regione nel posizionamento dell’Italia come superpotenza del turismo balneare. Il turismo marittimo, che nel 2024 ha generato quasi 22 miliardi di euro di spesa, è dunque un pilastro fondamentale dell’economia pugliese. Una risorsa che, se ben gestita, può garantire sviluppo sostenibile, occupazione e valorizzazione del territorio. La Puglia dimostra così di saper interpretare le diverse anime del turismo costiero: dal mare dei villaggi per famiglie, alle riviere animate da eventi culturali e movida, fino ai litorali più selvaggi, ideali per chi cerca silenzio e natura.