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Emergenza acqua in Puglia, Pagliaro: «Tema ignorato dal governo regionale in scadenza»

«Nonostante l’ennesima estate di arsura, con il deserto che avanza nelle campagne salentine, la rigenerazione agricola e paesaggistica resta un miraggio. L’acqua merita invece un’attenzione speciale nell’agenda politica». Così, in una nota, il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro interviene sul tema e ricorda come sin «dal mio insediamento in Consiglio regionale ho suonato la…
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«Nonostante l’ennesima estate di arsura, con il deserto che avanza nelle campagne salentine, la rigenerazione agricola e paesaggistica resta un miraggio. L’acqua merita invece un’attenzione speciale nell’agenda politica». Così, in una nota, il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro interviene sul tema e ricorda come sin «dal mio insediamento in Consiglio regionale ho suonato la sveglia al Governo Emiliano e all’assessore Pentassuglia» su un argomento «cruciale per il futuro della nostra terra devastata dalla Xylella e poi dai roghi e dalla siccità».

Il tutto «senza che fossero messe in campo le misure per ridare linfa ai campi disseccati, con perdite del raccolto fino al 40% per la carenza di acqua. Il paradosso – aggiunge Pagliaro – è che si continua a sprecare la risorsa preziosa dei reflui depurati e affinati, che finiscono per lo più in mare nonostante i costi sostenuti dai cittadini salentini e pugliesi per renderli utilizzabili in agricoltura. Lo ha denunciato l’amico Graziano De Tuglie, storico esponente della destra neretina e salentina, già motore dell’associazione ambientalista Fare Verde, ed è un’emergenza che mi impegnerò a porre in cima all’agenda del prossimo governo regionale, se i cittadini vorranno confermarmi la loro fiducia».

«Senz’acqua non c’è vita» ribadisce il consigliere FdI, sottolineando che per questo motivo il tema dell’acqua dovrebbe essere al centro della campagna elettorale in corso in Puglia. «Non servono condotte mastodontiche per sversare a mare le acque affinate negli impianti di depurazione, come quella da 13,8 milioni di euro progettata a Gallipoli – conclude – ma una rete di distribuzione capillare che porti i reflui depurati nelle nostre campagne, dissetandole e facendole rifiorire in tutta la loro bellezza e produttività».

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