«Con un evidente accanimento, invece di agevolare il lavoro dei sindaci, in Italia si continua a legiferare a loro danno». Ad affermarlo è l’eurodeputato Antonio Decaro, ex sindaco di Bari, in riferimento all’approvazione di un emendamento al Bilancio della Regione Puglia, avvenuta ieri in Consiglio regionale.
L’emendamento prevede che i sindaci si dimettano dalla loro carica sei mesi prima dalla data delle elezioni regionali ed è stato votato da 31 consiglieri regionali.
L’intenzione, secondo Decaro, è «impedire ai primi cittadini di esercitare un diritto costituzionalmente riconosciuto a tutti, ovvero quello di candidarsi al consiglio regionale senza ostacoli o divieti di sorta».
Decaro evidenzia che, a oggi, ancora non si conosce neanche la data delle elezioni regionali in Puglia e, con l’approvazione dell’emendamento, «si costringe un sindaco, anche in scadenza di mandato, ad abbandonare la propria comunità sulla base di un’aspirazione ipotetica e lontana nel tempo».
Per l’ex primo cittadino di Bari «non esistono motivazioni giuridiche o di opportunità per un provvedimento del genere se non la volontà di eliminare per via legislativa possibili concorrenti. Ma i sindaci – prosegue Decaro -, come ho avuto occasione di dire negli anni in cui li ho rappresentati, ormai sono avvezzi a subire le scelte fatte, sulla loro pelle, da altri in altre sedi. Purtroppo, anche in questo caso, abbiamo assistito a un altro episodio di uso improprio del potere legislativo a soli fini di autoconservazione», conclude.
