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Ambiente e Sostenibilità Puglia

Ecomafie, la terra dei fuochi tra Bari e Foggia: Puglia seconda in Italia per reati contro l’ambiente

Ecomafia, il rapporto annuale redatto da Legambiente che racconta la criminalità ambientale in Italia, è passato dalle 30 pagine del 1994 alle 450 del 2025. Un segnale importante della rivoluzione della normativa di settore ma anche dell’aumentata sensibilità di cittadini e istituzioni sul tema.

La presentazione ufficiale del rapporto nel Palazzetto dell’Arte di Foggia, organizzata dal circolo territoriale Gaia di Legambiente del presidente Giuseppe Maccione, è stata affidata alla presidente di Legambiente Puglia, Daniela Salzedo, alla vice sindaca di Foggia Lucia Aprile, al responsabile dell’Osservatorio “Ambiente e Legalità di “Legambiente” Enrico Fontana, al sostituto procuratore di Foggia, Giuseppe Mongelli e a Massimo Monteleone del Coordinamento provinciale di “Libera”.

L’analisi

Piuttosto preoccupanti i dati del rapporto per un fenomeno in evidente crescita: nel 2024, 40.950 reati contro l’ambiente (+14,4% rispetto al 2023) in Italia, per un giro di affari illeciti pari a 9,3 miliardi di euro. La classifica per regioni è guidata dalla Campania con 6.104 reati, seguita da Puglia (4.146 +12,7%), Sicilia (3.816) e Calabria (3.215): evidente la connessione con la presenza di organizzazioni mafiose, sempre più attirate dalla “redditività” del settore, secondo solo al traffico di droga.

Nella graduatoria per province, in testa c’è Napoli (2.313 reati, +54,8 rispetto al 2023). Al secondo posto Bari (1.526) e al nono Foggia (719), dove in 5 anni, in Capitanata, i reati sui rifiuti sono cresciuti del 63,5%, con 13 importanti inchieste sul tema e il sequestro di 600mila tonnellate di materiale sversato illecitamente. Consola il fatto che la Puglia sia la prima regione per numero di controlli (141.064), ma anche che abbia il primato per ordinanze di custodia cautelare (69). Però è anche la seconda regione per reati contro gli animali (699) e la terza per reati nel ciclo dei rifiuti (936).

Nella classifica “interna” facendo la media dei vari eco-reati l’attenzione si concentra su Bari, seguita da Foggia, Lecce e Bat. Quest’ultima preoccupa quanto Foggia per l’aumento dello sversamento illegale di rifiuti.

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