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Droga e sfruttamento del lavoro, 13 arresti tra Puglia ed Emilia Romagna: il blitz all’alba – VIDEO

Sono 13 le persone arrestate tra le province di Taranto, Bari, Foggia e Bologna dai carabinieri del comando provinciale ionico nell’ambito di un’operazione contro lo spaccio di droga e il contrasto allo sfruttamento del lavoro.

Le accuse a carico degli indagati – dieci dei quali sono finiti in carcere mentre altri tre sono stati posti agli arresti domiciliari – sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Lecce.

L’indagine avviata a ottobre 2022 dai carabinieri di Taranto e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ionico e dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, «ha consentito di individuare e disarticolare – spiega l’Arma – un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana), delineandone ruoli e compiti dei singoli sodali, attiva dalla fase di approvvigionamento sino alla gestione delle piazze di spaccio nei comuni di Taranto, Ginosa, Laterza, Montescaglioso (Matera) e Molinella (Bologna)».

Inoltre è emerso che uno dei pregiudicati al vertice dell’associazione, in concorso con altri intermediari, avrebbe reclutato braccianti agricoli magrebini, romeni e italiani sottoponendoli a sfruttamento e a condizioni di lavoro degradanti. Impiegati senza il diritto al riposo settimanale su terreni di diverse aziende agricole del Tarantino e ingaggiati senza regolare contratto di lavoro, i braccianti sarebbero stati anche costretti a prestare la loro opera in assenza delle elementari norme igienico-sanitarie. La retribuzione era poi nettamente inferiore a quella prevista dal contratto di lavoro nazionale e parte di essa, in alcuni casi, sarebbe stata corrisposta attraverso sostanze stupefacenti. In alcuni casi il lavoro nero veniva imposto per saldare debiti accumulati con l’acquisto di droga.

I carabinieri hanno sequestrato anche circa un chilo di droga tra cocaina ed eroina, nonché sostanze da taglio e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, uno degli indagati è stato trovato in possesso di 1,56 chili di hashish, più marijuana e cocaina, di un bilancino di precisione, nonché di materiale vario per il confezionamento delle dosi e della somma in contanti di 1.550 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Le persone arrestate sono state condotte nelle carceri di Taranto, Bari e Foggia.

I carabinieri di Taranto sono stati supportati nella fase esecutiva degli arresti dei comandi territorialmente competenti nonché dello squadrone eliportato “Cacciatori Puglia” del sesto Elinucleo carabinieri di Bari e del Nucleo cinofili di Modugno.

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