Diminuiscono le assunzioni ma sono meno precarie: la Puglia è seconda al Sud per numero di contratti

Saranno 293 mila in Italia i nuovi contratti di lavoro che saranno attivati ad agosto. Otto mila in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno con un incremento del 3 per cento. Per il trimestre agosto-ottobre, invece, la previsione si attesta su 1,3 milioni di assunzioni registrando una flessione rispetto all’anno scorso (-0,7% con -9mila contratti). In calo nel trimestre i servizi alle imprese, il turismo, le industrie alimentari e quelle chimico- farmaceutiche. È quanto emerge dal report mensile sulla domanda delle imprese realizzato da Unioncamere e Anpal tramite il sistema informativo Excelsior. Dal documento emergono anche i dati di Puglia e Basilicata, con la prima che vedrà incrementare ad agosto la forza lavoro di poco più di 15 mila unità e, nel trimestre agosto-ottobre, di 61.700. In Lucania, invece, le assunzioni saranno 2,3 mila e più di otto mila nei tre mesi considerati. La provincia in cui si sottoscriveranno più contratti è quella di Bari, con quasi 28 mila nuovi posti nel trimestre, seguita da Lecce, 13 mila. In coda il materano che si fermerà a poco meno di tremila mila assunzioni. Nel confronto con le altre regioni, la Puglia si colloca al secondo posto nel Mezzogiorno per numero di nuovi contratti dopo la Campania (21 mila). Un dato che conferma il ruolo da protagonista della regione come traino del Sud che, nel complesso, isole comprese, registrerà tra agosto e ottobre trecentomila assunzioni.

In calo le partite Iva. Su i contratti da dipendenti

Aumenta su base annua a livello nazionale la previsione per i contratti a tempo indeterminato (+6mila unità; +12,5%) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+9mila; +6,3%), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione occasionale e a partita Iva (-4mila; -24,9%) e i contratti in somministrazione (-3mila; -7,9%). Dai dati emerge anche la difficoltà crescente delle imprese, su tutto il territorio nazionale, a reperire professionisti.

AAA Cercasi installatori e manutentori

La difficoltà di reperimento conferma il dato dei mesi precedenti, attestandosi al 47,5% e le aree aziendali per le quali le imprese dichiarano di incontrare maggiori difficoltà a reperire personale sono quelle della installazione e manutenzione (il 64,2% dei profili è di difficile reperimento), della progettazione e Ricerca&Sviluppo (61,2%) e dei sistemi informativi (52,9%). Di riflesso, il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra le professioni di più difficile reperimento, Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (il 72,8% è di difficile reperimento), Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,1%), Fabbri ferrai costruttori di utensili (70,1%), Tecnici in campo ingegneristico (69,3%), Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,8%) e Ingegneri (63,3%).

“Guida” l’industria: 389 mila assunzioni entro ottobre

Il report realizzato da Unioncamere e Anpal rivela anche che ad agosto l’industria, nel suo complesso, ricerca circa 84mila lavoratori e prevede 389mila assunzioni nel trimestre agosto-ottobre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 56mila lavoratori nel mese e di 247mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie della meccatronica che ricercano 14mila lavoratori nel mese e 62mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, bevande e tabacco (12mila nel mese e 40mila nel trimestre) e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (10mila nel mese e 49mila nel trimestre). La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, poi, si attesta su circa 28mila assunzioni nel mese e circa 142mila assunzioni nel trimestre. Sono invece 209mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 892mila nel trimestre agosto-ottobre. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con quasi 62mila lavoratori ricercati nel mese e circa 200mila nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle persone (poco meno di 38mila nel mese e circa 223mila nel trimestre), dal commercio (37mila nel mese e 162mila nel trimestre) e dai servizi operativi di supporto.

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