«Siamo davanti al teatro dell’assurdo». Lo affermano i presidenti dei gruppi consiliari del centrosinistra della Puglia – Paolo Campo per il Pd, Alessandro Leoci per Con e Antonio Tutolo di Per la Puglia – in riferimento alle dichiarazioni di Giacomo Olivieri rese in tribunale a Bari nell’ambito del processo derivato dall’inchiesta Codice interno che ha svelato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria nel capoluogo pugliese.
Per i gruppi consiliari del centrosinistra è «inaccettabile che esponenti del centrodestra pugliese anziché concentrarsi sulle reali necessità della regione preferiscano alimentare un clima di veleno politico basandosi su ricostruzioni prive di ogni riscontro oggettivo».
Campo, Leoci e Tutolo ricordano che «nel 2019 Olivieri ha candidato la moglie con il centrodestra, chiudendo ogni legame con il centrosinistra». E ora «il centrodestra prova a scaricare le colpe su Emiliano, cercando di confondere le acque e far credere che “sono tutti uguali”. Ma la realtà è chiara – affermano i consiglieri regionali del centrosinistra -: nel 2019 tutti sapevano chi fosse Olivieri, eppure il centrodestra ha scelto comunque di candidare sua moglie e di fargli fare una lista civica. Ora fanno finta di scandalizzarsi? Ricordiamo bene le foto e i video degli stessi esponenti di centrodestra con affianco Olivieri mentre raccontavano ai baresi che attraverso lui e Di Rella, passati da sinistra a destra, avrebbero vinto le elezioni a Bari. Sono gli stessi che oggi gridano alla scandalo», notato Campo, Leoci e Tutolo sottolineando che «servirebbe un premio Nobel per la perfetta interpretazione teatrale. Se il centrodestra aveva bisogno di un alibi per giustificare le tante sconfitte elettorali, eccolo servito sul piatto d’argento».
Per gli esponenti del centrosinistra pugliese «i fatti del 2019 sono chiari: il centrodestra ha tentato di imporre una candidatura che non ha convinto gli elettori, mentre il centrosinistra ha ottenuto la fiducia della cittadinanza grazie alla credibilità del proprio operato e alla coerenza della propria azione amministrativa».
Le accuse «di un presunto “sistema marcio”», dunque, «sono non solo offensive ma del tutto prive di fondamento. Michele Emiliano ha sempre operato nel pieno rispetto delle istituzioni, con l’obiettivo di garantire ai cittadini pugliesi un governo efficiente e vicino ai bisogni reali della comunità. La realtà è sotto gli occhi di tutti – continuano -: la Puglia ha continuato a crescere e a consolidarsi come una regione all’avanguardia in numerosi settori, dai trasporti alla sanità, passando per il turismo e le politiche sociali».
Campo, Leoci e Tutolo concludono “rigettando” «con fermezza ogni tentativo di delegittimazione» e invitano «le forze di opposizione a smettere di utilizzare la macchina del fango come strumento di lotta politica. Le istituzioni regionali meritano rispetto e serietà, e noi continueremo a lavorare per garantire ai cittadini pugliesi un’amministrazione trasparente e orientata al bene comune», concludono.
Forza Italia: «Centrosinistra senza vergogna»
«I colleghi di centrosinistra accusano la nostra coalizione per aver candidato Di Rella che proveniva dal loro perimetro politico. La domanda sorge spontanea: parlano proprio loro, che con Emiliano e Decaro hanno imbarcato decine di transfughi del centrodestra?». Lo chiedono i consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia e Francesco La Notte.
«E ancora – proseguono -: sostengono che sia inaccettabile che qualcuno si occupi del marcio che hanno costruito (loro!) e non dei problemi della Puglia. Che coraggio! Parlano proprio loro che fanno parte della maggioranza di governo della Puglia e che hanno la responsabilità di aver paralizzato l’attività del Consiglio regionale?».
In Puglia, sottolineano da Forza Italia, «non si fa più nulla per i cittadini per colpa delle loro beghe politiche e dicono a noi che non ci occupiamo dei problemi? E in ultimo, ma non ultimo: ci vuole un certo fegato ad affermare che l’accordo tra Emiliano e Olivieri non abbia agevolato la vittoria di Decaro al Comune e, quindi, anche quella alla Regione con l’attuale presidente. Il centrodestra sarà stato ingenuo, ma sempre leale con i cittadini. E il centrosinistra? A giudicare dalle cronache, è fin troppo facile rispondere di no».