Decreto salva-casa, dalla Puglia l’appello al governo: «Necessario semplificare le norme»

Il Dpr 380 del 2001 «dall’essere il Testo unico sull’edilizia è diventato il raccoglitore di una galassia eterogenea di norme, provocando non pochi disagi e problemi per tutti gli operatori del settore».

Ad affermarlo è Stefano Lacatena, consigliere regionale pugliese delegato all’Urbanistica, che chiede al governo di «cercare di semplificare la normativa».

I legislatori regionali hanno il compito di «cercare di allineare la normativa regionale a quella nazionale, con il preciso obiettivo di semplificare e coordinare i due livelli di legislazione», spiega Lacatena che oggi è intervenuto, in audizione, nella V Commissione del Consiglio regionale della Puglia sul decreto “salva-casa”.

«Dai sottotetti alla doppia sanatoria: c’è un numero elevato di questioni disciplinate dallo Stato e dalla Regione», evidenzia Lacatena, spiegando che «spetta al governo nazionale risolvere in maniera definitiva» le questioni «ordinando la disciplina su tre punti principali: abbiamo bisogno di una legge sull’urbanistica uguale per tutto il territorio nazionale, di un’unica legge anche sulla rigenerazione urbana e abbiamo bisogno che venga ripreso il progetto di legge di modifica del Dpr 380 per modernizzarlo e renderlo all’altezza delle attuali sfide».

La Regione Puglia, assicura Lacatena, «non resterà ferma e siamo pronti a fare la nostra parte: per questo – annuncia -, convocherò, a strettissimo giro, il tavolo tecnico con i Comuni, le associazioni del settore e degli ordini professionali. Faremo ciò che mi auguro faccia anche il governo nazionale: cercare di semplificare la normativa. Sul serio, senza slogan, perché deve essere un obiettivo concreto».

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