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Decontribuzione Sud, Sos degli imprenditori a Governo e Ue: «Misura necessaria per ridurre i divari»

«Contiamo sul sostegno di Raffaele Fitto affinché la Decontribuzione Sud possa tornare a rappresentare davvero una misura di rilancio per la nostra regione». Giovanni Assi, responsabile per il lavoro della Confapi Puglia, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata, rivolge il suo appello al vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Lo fa a nome…
quaranta assi
Luigi Quaranta, presidente della Claai Puglia, e Giovanni Assi

«Contiamo sul sostegno di Raffaele Fitto affinché la Decontribuzione Sud possa tornare a rappresentare davvero una misura di rilancio per la nostra regione». Giovanni Assi, responsabile per il lavoro della Confapi Puglia, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata, rivolge il suo appello al vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Lo fa a nome di tutti gli imprenditori che stanno affrontando non poche difficoltà, costretti a fare i conti con cavilli amministrativi e ostacoli burocratici.

L’appello

«Le conseguenze – sottolinea Assi – sono quelle di uno sviluppo economico fortemente penalizzato». Una misura, insomma, che nelle intenzioni, è sicuramente valida, ma che presenta ancora troppe criticità, come la riduzione progressiva dello sgravio, l’esclusione delle assunzioni a tempo determinato e delle grandi imprese. «Potremmo definirla una mini-decontribuzione questa, rispetto a quella prospettata inizialmente – sottolinea Assi – ma la verità è che servirebbe davvero per ridurre il divario fra Nord e Sud. Basti pensare che in alcuni casi, nella sua versione originaria, è stata una misura persino attrattiva per molti imprenditori che avevano deciso di delocalizzare e invece, con la Decontribuzione hanno scelto di scommettere sulla regione». Per questo, Assi ritiene necessario migliorare la misura affinché possa davvero contribuire a far ripartire l’economia del Sud.

Il pressing

Una priorità condivisa anche da Luigi Quaranta, presidente della Claai Puglia e Basilicata, la Federazione regionale di associazioni aderenti alla Confederazione delle libere associazioni artigiane italiane. «Servirebbe una Decontribuzione ad ampio raggio nel Mezzogiorno – dice Quaranta – che tenga veramente conto delle specifiche realtà di questi territori. Quelle di cui noi ci occupiamo sono soprattutto microimprese che devono affrontare molti problemi per andare avanti». La richiesta unanime, insomma, è quella di potenziare ogni misura utile. «Questo contribuirebbe anche a incentivare gli investitori stranieri a puntare sul territorio – sottolinea Quaranta – gli sgravi contributivi rappresentano una boccata d’ossigeno soprattutto per le piccole realtà. In alcuni casi, la situazione sta diventando davvero insostenibile. I costi sono elevatissimi e le tasse anche. Portare avanti un’attività è complicato». Da qui, la necessità di interventi mirati. «Le piccole imprese – evidenzia Quaranta – rappresentano la maggior parte del nostro tessuto economico. Il Mezzogiorno merita più attenzione».

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