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Dalla Statale 16 alla Jonica. Weekend da prova generale: più ambite le mete meridionali

I fari di questo primo vero banco di prova estivo per la viabilità pugliese sono puntati sulla statale 16 adriatica. Ogni anno quella che è l’arteria a maggior traffico della regione, registra incidenti e code, in particolare all’altezza delle località più turistiche: Polignano a Mare e Monopoli su tutte. La lunga strada che arriva fino…

I fari di questo primo vero banco di prova estivo per la viabilità pugliese sono puntati sulla statale 16 adriatica. Ogni anno quella che è l’arteria a maggior traffico della regione, registra incidenti e code, in particolare all’altezza delle località più turistiche: Polignano a Mare e Monopoli su tutte. La lunga strada che arriva fino a Lecce, ha fatto registrare nel 2022 212 incidenti (di cui 8 mortali). L’ultimo è accaduto quattro giorni fa all’altezza dell’uscita 12 di San Pasquale. Se la statale 16 è sgombra di cantieri, non si può dire lo stesso sull’altra grande tratta particolarmente trafficata d’estate: la Jonica. La strada che porta in Calabria, partendo da Taranto, è interessato dai lavori del terzo megalotto che permetterà la realizzazione del corridoio Ionico della rete transeuropa Ten-T. I lavori a marzo erano completi al 45%. La ss. 106, si ricorda, è anche tra quelle che registrano più incidenti in Italia.

Gli italiani “puntano” su Campania, Sardegna, Puglia e Sicilia.

La corsa verso il Mezzogiorno da parte dei turisti italiani è oramai una consuetudine che confermano anche gli studi. Sebbene quest’anno crescano le destinazioni straniere, su tutte Spagna, Croazia e Grecia, Sicilia, Puglia, Sardegna e Campania restano tra le principali mete. È quanto emerge da una indagine di Federalberghi. Il presidente nazionale, Bernabò Bocca, commentando i numeri, sottolinea come le quattro regioni meridionali «risultano essere in sequenza le località prese d’assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d’Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori. Paradossalmente, nell’era del post Covid, quello di scegliere l’Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato, soprattutto nella prospettiva di guardare al turismo come un unicum e non soltanto come ad un fenomeno legato al tema dell’alta stagione», conclude il presidente di Federalberghi. Una grande occasione per il Mezzogiorno ma anche una sfida da vincere: quella dell’accoglienza che passa, anche, da una gestione del traffico efficace e funzionale.

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