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Cultura e spettacolo, in Puglia 2,6 milioni di euro per operatori del settore

«Nel bilancio regionale del 2025 sono stati stanziati 2 milioni di euro per il sostegno gli operatori del settore dello spettacolo e della creatività, e un’ulteriore dotazione di 600 mila euro è stata riservata per il sostegno dei Festival cinematografici distribuiti su tutto il territorio regionale che negli ultimi mesi hanno attraversato un momento di…

«Nel bilancio regionale del 2025 sono stati stanziati 2 milioni di euro per il sostegno gli operatori del settore dello spettacolo e della creatività, e un’ulteriore dotazione di 600 mila euro è stata riservata per il sostegno dei Festival cinematografici distribuiti su tutto il territorio regionale che negli ultimi mesi hanno attraversato un momento di particolare incertezza.

Le risorse ci consentono di dare una risposta concreta e attesa da tempo, anche se non ancora pienamente in linea con le aspettative, ai tanti operatori culturali che abbiamo ascoltato in questi mesi e che hanno manifestato l’esigenza di un maggior supporto».

Così l’Assessore alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola. «Da quando sono alla guida dell’Assessorato, ho assunto l’impegno di stare dalla parte di chi, giorno dopo giorno, lavora per produrre cultura, e quindi ricchezza, per il nostro territorio – ha detto Matrangola – persone e imprese che investono energie, tempo e risorse economiche anche personali, alimentando un indotto economico di assoluto rilievo e contribuendo, attraverso la cultura, alla promozione della diversità culturale e al rafforzamento della coesione sociale e della identità della Puglia.

Le risorse garantite in questa sessione di bilancio sono un primo pezzo della strategia che mi auguro possa portare a un supporto ancora più significativo e stabile per tutto il comparto.

È su questa base, infatti, che siamo pronti a riformare la legge n. 6 del 2004 in materia di attività culturali e creative e spettacolo dal vivo. Una riforma attesa da tempo, frutto di una scrittura corale e condivisa, che consentirà agli operatori culturali una programmazione più serena delle proprie attività»

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