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Covid, contagi in crescita nell’area metropolitana di Bari: +38,6% in una settimana

Nella settimana dal 13 al 19 dicembre, in provincia di Bari, le nuove positività al coronavirus sono cresciute del 38,6% nella settimana dal 13 al 19 dicembre con un tasso che passa a 81,1 per 100mila abitanti, rispetto al 58,5 della precedente rilevazione. Secondo i dati forniti dalla Asl di Bari il tasso calcolato al…
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Nella settimana dal 13 al 19 dicembre, in provincia di Bari, le nuove positività al coronavirus sono cresciute del 38,6% nella settimana dal 13 al 19 dicembre con un tasso che passa a 81,1 per 100mila abitanti, rispetto al 58,5 della precedente rilevazione.

Secondo i dati forniti dalla Asl di Bari il tasso calcolato al 23 dicembre, infatti, è già a quota 122 per 100mila abitanti, a conferma di una crescita costante della diffusione del virus. L’aumentata circolazione del Sars-CoV-2 investe tutta l’area metropolitana con solo 10 Comuni che registrano un valore di nuove positività più contenuto, tra zero e cinque casi.
La campagna anti-Covid continua ad un ritmo sostenuto con circa 86mila dosi settimanali. Su complessive 2 milioni e 407.051 dosi somministrate, il totale dei richiami eseguiti ammonta a 373.592. 
Le coperture con almeno la prima dose (92%) e con ciclo completo (91%) sono molto forti in tutta la popolazione vaccinabile con più di 12 anni. A livello assoluto, i residenti Bari e provincia che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono 1 milione e 23.513, mentre quelli che hanno completato il ciclo sono pari a 1 milione e 9.011. In netta crescita le coperture con dose “booster” riservate alla popolazione over 18 con ciclo completato da almeno 5 mesi: è vaccinato con tre dosi il 59,3% dei residenti dell’intera provincia.
A buon punto anche la vaccinazione della fascia d’età pediatrica, bambine e bambini dai 5 agli 11 anni. In sette giorni, sono 4.954 i piccoli che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid in sedute organizzate dal Dipartimento di prevenzione all’interno di hub vaccinali o ambienti scolastici adeguati. La capacità di somministrazione, inoltre, è destinata ad aumentare ulteriormente con l’ingresso in campo dei pediatri di libera scelta. 
«Nello scenario attuale – scrive il direttore generale della Asl – è oltremodo urgente che la popolazione interessata faccia il richiamo “booster” e, soprattutto, che chi non ha ancora fatto la prima dose scelga di vaccinarsi contro il Covid. È poi necessario fare appello alla sensibilità dei genitori dei più piccoli, tra 5 e 11 anni: la loro adesione è cruciale per assicurare la protezione del vaccino ai propri figli.
L’invito a tutti, a maggior ragione durante le festività, è ad evitare il più possibile situazioni di assembramento in spazi pubblici e privati, nonché a mantenere le fondamentali misure di prevenzione: uso appropriato delle mascherine, igiene delle mani e adeguata areazione degli ambienti chiusi».

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