Ha chiesto di essere interrogata per fornire la propria versione dei fatti l’ex assessora ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, accusata di aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale diretta e organizzata da suo marito, Sandro Cataldo, fondatore del movimento politico Sud al centro.
I fatti si riferiscono alla presunta compravendita di voti per le elezioni regionali del 2020 e amministrative di Grumo Appula dello stesso anno, su cui indaga la Procura di Bari.
Cataldo fu arrestato insieme ad altre persone il 4 aprile scorso, Maurodinoia è sempre stata indagata a piede libero.
Per la Procura, l’ex assessora avrebbe preso parte all’associazione «al fine di ottenere la sua elezione», scrivono i pm, «delegando al coniuge Cataldo Sandro di mantenere i rapporti con gli elettori compiacenti».
L’associazione, secondo l’accusa, avrebbe inquinato le Regionali e le comunali di Grumo Appula del 2020 e le amministrative di Triggiano del 2021, pagando gli elettori in contanti o con regali, oppure promettendo posti di lavoro.
L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a 18 indagati – tra cui l’ex sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli – il 18 ottobre scorso.