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Forum in masseria, Conte “spinge” Decaro e detta le condizioni: «Bisogna rinnovare»

Alle prossime elezioni regionali pugliesi il Movimento Cinque Stelle correrà all’interno del campo largo, dunque al fianco di Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e liste civiche di area. A patto, però, che il candidato presidente sia l’europarlamentare dem ed ex sindaco barese Antonio Decaro e che ci sia «un efficace ed effettivo rinnovamento» dopo gli scandali che hanno contrassegnato l’ultima fase dell’amministrazione Emiliano. La prospettiva appare piuttosto concreta dopo le parole che Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha pronunciato ieri nel corso del Forum in masseria organizzato dal giornalista Bruno Vespa a Manduria.

Le parole di Conte

L’ex presidente del Consiglio ha dialogato col padrone di casa su diversi temi, a cominciare da spese militari, sanità e gestione dei flussi migratori. Ovviamente non ha lesinato stoccate alla premier Giorgia Meloni, soprattutto quando l’ha invitata a condannare il genocidio in corso a Gaza o quando ha stigmatizzato lo spreco di risorse collegato ai Cpr aperti da Palazzo Chigi in Albania.

Inevitabile, poi, il passaggio sulle prossime elezioni regionali pugliesi. Sul punto, Conte è stato chiaro: «Serve un rinnovamento, non un maquillage», ha detto il presidente dei Cinque Stelle riferendosi alla successione di scandali che sta caratterizzando gli ultimi scampoli dell’amministrazione Emiliano: l’assessore Alessandro Delli Noci che resta implicato nell’indagine su appalti e voti in Salento ed evita l’arresto rassegnando le dimissioni, l’ex assessore Alfonso Pisicchio a processo per corruzione, la delegata ai Trasporti Anita Maurodinoia a giudizio per corruzione elettorale e nel frattempo dimissionata dal Pd, l’ex capo della Protezione civile Mario Lerario già condannato per aver intascato mazzette.

«Eravamo in squadra con Emiliano e ne siamo usciti dopo l’ennesimo scandalo», ha aggiunto Conte prima di ammettere che «qualche errore di valutazione è stato fatto».

Decaro e il rinnovamento

In questo contesto, dunque, Conte è tornato a invocare discontinuità. E a Vespa, che gli chiedeva se Antonio Decaro possa incarnare il necessario rinnovamento, il numero uno dei pentastellati ha risposto senza esitazioni: «È una persona che ha tutte le carte in regola per assumersi la responsabilità di un cambiamento». Poi ha evidenziato la necessità di una «squadra affidabile» perché per il rinnovamento «non basta una sola persona».

«Il M5S non chiede poltrone e non piazza persone nelle Asl o nel cinema, non vogliamo costruire apparati di potere e reti clientelari», ha chiarito l’ex premier a proposito delle candidature in vista delle prossime regionali.

La strategia

Insomma, le parole di Conte lasciano intendere che, a dispetto delle tensioni degli ultimi mesi, il campo largo costruito da Emiliano sarà riproposto alle prossime regionali. Di fatto è anche la legge elettorale a “imporlo”: se corresse da solo, il M5S dovrebbe superare lo sbarramento dell’8% che appare piuttosto proibitivo; se fosse in coalizione con le altre forze del centrosinistra, la soglia sarebbe “solo” del 4%, dunque più abbordabile.

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