L’ipotesi che la proclamazione degli eletti in consiglio regionale e, di conseguenza, la formazione della nuova giunta possa slittare a gennaio si fa sempre più concreta tra i dirigenti politici, rinviando così il varo della squadra da parte del presidente eletto Antonio Decaro. Intanto, però, per la scelta dei capigruppo e per la governance dell’assemblea sono giorni di trattative serrate tra i dirigenti politici. Per i vertici dei gruppi le partite sembrano ridursi al massimo a due contendenti nelle rispettive formazioni.
Nel Partito democratico, prima forza, il criterio è «competenza» ed »esperienza»: o un consigliere con legislature alle spalle come Donato Pentassuglia oppure un profilo con relazioni consolidate in aula come Domenico De Santis, segretario regionale dem ed ex vicecapo di gabinetto del presidente uscente Michele Emiliano.
Nella lista Decaro presidente, invece, il capogruppo sarà un neofita dell’emiciclo di via Gentile: probabile dunque che la guida vada a un plurisuffragato. In Per, la civica degli uscenti, l’indicazione dipenderà dalla nomina dell’assessore scelto da Decaro che potrebbe non essere un ex e quindi il nome di Sebastiano Leo come guida della pattuglia non è da escludere. Per Fratelli d’Italia resta in pole Paolo Pagliaro, forte di un bottino di 30mila preferenze raccolte nelle urne. Mentre in Forza Italia si profila un ballottaggio tra l’uscente Paride Mazzotta e Massimiliano Di Cuia.
Nella Lega, invece, il peso di Fabio Romito sembra chiudere la porta ad altre soluzioni. Quanto alla governance del Consiglio, se la presidenza restasse al Pd non è escluso un bis di Loredana Capone, anche se Stefano Minerva e Toni Matarelli ambiscono alla postazione, per quanto la questione di genere sia un fattore importante. I due segretari d’aula, divisi tra maggioranza di centrosinistra e minoranza di centrodestra, dovrebbero andare uno alla lista Decaro e uno a Forza Italia; quest’ultimo al posto del leghista uscente Napoleone Cera. Infine la vicepresidenza: se Pagliaro guiderà Fdi, Renato Perrini, capogruppo dei meloniani nella passata legislatura, potrebbe subentrare a Giannicola de Leonardis.