Con l’approvazione dell’ordine del giorno con il quale si promuove una campagna di informazione e boicottaggio delle produzioni made in Israel, si sono conclusi i lavori dell’ultimo Consiglio regionale della Puglia di questa legislatura. L’odg è stato approvato con 28 voti a favore e la non partecipazione al voto delle opposizioni.
Così il Consiglio «accoglie con grande favore la notizia della stipula dell’accordo sulla prima fase del negoziato tra Israele e Hamas con la partecipazione di Usa e Paesi Arabi soprattutto se tale accordo porterà ad un effettivo cessate il fuoco e all’apertura di corridoi umanitari» anche se «un negoziato imposto potrà rivelare molteplici limiti nel conseguimento di una pace duratura», correndo il rischio «che la grande e annosa questione del popolo palestinese, senza identità e senza Stato, con le violenze perpetrate a suo danno per lungo tempo, resti un nodo irrisolto».
L’ordine del giorno
Pertanto, il Consiglio regionale ribadisce «che la Regione Puglia riconosce lo Stato di Palestina come stabilito dall’Assemblea generale dell’Onu del 12 Settembre con la Dichiarazione di New York con cui gli Stati Membri, tra cui l’Italia, vengono invitati a riconoscere lo Stato di Palestina; sostiene la decisione del presidente della Regione Puglia di invitare agenzie e società partecipate della Regione Puglia ad interrompere i rapporti economici e commerciali con Israele, secondo i principi dell’Accordo di Associazione tra Unione Europea e Israele; sostiene il Presidente della Regione Puglia nella decisione di denunciare il Governo israeliano per aver compiuto atti di violenza a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in danno di cittadini inermi pugliesi, arbitrariamente sequestrati e condotti in carceri israeliane; sostiene i cittadini e gli esercizi commerciali pugliesi fatti oggetto di persecuzione da parte di account riconducibili al Governo israeliano per avere espresso pubblicamente la propria contrarietà al genocidio prendendo posizione sui social o esponendo la bandiera palestinese».
Inoltre il Consiglio «chiede alla Giunta regionale atti concreti di soccorso e sostegno ai bambini di Gaza prostrati da due anni di violenze, malnutrizione, fame e malattie gravi incrementando la disponibilità ad accoglierli nel nostro sistema sanitario; chiede alla Giunta regionale di effettuare una campagna di informazione sui prodotti Made in Israel legati ad aziende direttamente coinvolte in pratiche di genocidio».