Va avanti il lodo della presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, per superare la paralisi creatasi in Commissione Bilancio per il caso Azione, il gruppo dei calendiani entrato in rotta di collisione con la maggioranza dopo la nomina del loro ex coordinatore Fabiano Amati ad assessore al Bilancio.
La paralisi
L’ostruzionismo del capogruppo Ruggiero Mennea e del consigliere Sergio Clemente ha creato l’ingovernabilità (sei consiglieri di maggioranza e sei dell’opposizione) in prima Commissione, la più importante delle sette del Consiglio regionale chiamata ad approvare entro fine novembre l’assestamento di bilancio e il bilancio consolidato prima di passare alla stessa sessione di bilancio. Dietro l’angolo il rischio, nel caso di mancata approvazione del bilancio di previsione 2025 di ricorrere all’esercizio provvisorio nell’anno delle elezioni.
Il lodo Capone
Di qui la soluzione proposta ai partiti dalla presidente Capone, che prevede l’allargamento a un nuovo consigliere di maggioranza per riequilibrare i numeri a vantaggio di chi governa aumentando il numero dei commissari da 12 a 13 e quindi con il centrosinistra in vantaggio di uno, 7 a 6. Il prescelto è il consigliere delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, che dovrebbe sostituire il consigliere Giuseppe Tupputi, ex di Con passato a Forza Italia.
I nodi
La decisione, però, non è priva di punti oscuri considerando che al momento è quasi impossibile tracciare il confine fra maggioranza ed opposizione. Per esempio i Cinque Stelle sono tecnicamente fuori dall’alleanza di governo, ma votano quasi sempre a favore della maggioranza. E gli stessi Cinque Stelle attendono l’esito della Consulta nazionale che nel fine settimana potrebbe determinare il loro definitivo rientro nel campo largo pugliese. Così come Azione ha un assessore in giunta, che non ha aderito all’opposizione ma che in concreto ne fa parte avendo assunto una posizione critica.
L’intergruppo
Sullo sfondo le manovre in corso da parte degli stessi calendiani in procinto di creare il famoso intergruppo di centro paventato qualche mese fa e poi abortito. Della formazione farebbero parte i consiglieri Mennea e Clemente e i colleghi di Per la Puglia, cioè l’assessore Sebastiano Leo, il presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino, il capogruppo Antonio Tutolo e il consigliere Saverio Tammacco. Il lodo Capone si potrebbe chiudere con l’indicazione, da parte delle minoranze, delle presidenze delle Commissioni speciali che saranno istituite per l’emergenza idrica e la Xylella fastidiosa.