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Politica Puglia

Consiglio regionale, Conserva “paperone” dell’Aula e Lopane il più ricco tra gli assessori

Cambia volto la classifica dei paperoni del Consiglio regionale pugliese. Secondo le dichiarazioni dei redditi pubblicati sul sito internet il più ricco dei 51 consiglieri è il leghista Giacomo Conserva che nel 2023 ha certificato 258mila euro di stipendi lordi fra attività istituzionale e libera professione di avvocato. Lo studio, legale, gli ha fruttato circa 166mila euro e, fra i beni in suo possesso, il consigliere del Carroccio dichiara una Range Rover ed alcune proprietà.

Conserva ha spodestato dal trono un altro esponente di centrodestra, il consigliere Antonio Gabellone, “promosso” a dicembre scorso in Parlamento al posto del ministro Raffaele Fitto nominato a sua volta a vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Prima di lasciare Via Gentile, Gabellone, che di professione fa il farmacista, ha dichiarato 314 mila euro di reddito. Al secondo posto, dopo Conserva, si piazza un altro sovranista: l’assicuratore di Fratelli d’Italia Luigi Caroli con 188mila euro di redditi fra busta paga regionale, attività e proprietà immobiliari.

Gli altri

A proposito di immobili, in terza posizione grazie all’agenzia di compravendita di case, di cui è amministratore delegato, l’assessore al Turismo Gianfranco Lopane guadagna 180mila euro e fra i suoi beni spiccano due immobili ed una Bmw X6. A seguire il commercialista di Fratelli d’Italia Giannicola De Leonardis a 162mila euro fra redditi da fabbricati, agricoli, dallo studio di professionista e dalla partecipazione in una società. Quinto il sindacalista di Forza Italia Giuseppe Tupputi, passato in minoranza dalla civica Con, che dichiara 155mila euro di reddito. In sesta posizione l’avvocato Massimiliano Di Cuia di Forza Italia, con 148mila euro in cui sono ricompresi i guadagni dall’attività professionale.

Nella top ten fa capolino anche il professor Pierluigi Lopalco Pd, virologo, che unisce al compenso da consigliere quello per docente e ricercatore universitario per un importo complessivo di 133 mila euro. Poco sotto il consigliere di Azione Ruggero Mennea, commercialista anche lui, con 129mila euro e l’imprenditore Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, con 124mila euro.

Gli assessori

Nella giunta regionale dopo l’insuperabile Lopane il 740 più alto appartiene al presidente Michele Emiliano con 118mila euro, due mila euro in più della presidente del Consiglio Loredana Capone. A sorpresa l’assessore più “povero”, a dispetto di una grossa azienda ortofrutticola, è il titolare del personale Giovanni Stea che dichiara un reddito di soli – si fa per dire – 76mila euro. L’assessore più ricco è l’avvocato Fabiano Amati, con delega al Bilancio, che dichiara 112mila euro. Cinque consiglieri, tutti di centrosinistra, superano i 100mila euro: l’assessore alla formazione Sebastiano Leo e i consiglieri Anita Maurodinoia, Donato Metallo, Lucia Parchitelli ed Antonio Tutolo.

Dei 33 inquilini del palazzo in 16 guadagnano sotto i 100mila euro, undici sotto i 90mila e sette sotto gli 80mila. Sulla “soglia della povertà” a 41 mila euro la consigliera Antonia Spina di Fratelli d’Italia, ma in quanto subentrata solo a luglio all’europarlamentare Francesco Ventola. Il consigliere leghista Gianfranco De Blasi per il secondo anno di fila è l’unico degli eletti, obbligati per legge, a non aver pubblicato i dati. In realtà anche il neo-consigliere Cataldo Basile, in quota a Fratelli d’Italia, subentrato all’onorevole Gabellone risulta inadempiente, ma solo per un errore probabilmente addebitale al sito del consiglio che non si apre.

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