Categorie
Politica Puglia

Confindustria Puglia, iniziato il dopo Fontana: Nicolì, Salatto e Toma per la reggenza

Dopo le dimissioni di Sergio Fontana dalla presidenza di Confindustria Puglia, si apre la corsa alla sua successione. Una notizia che ha colto di sorpresa molti esponenti del mondo imprenditoriale pugliese, compreso il presidente regionale dell’Ance, Gerardo Biancofiore: «Non me l’aspettavo. Già lunedì faremo un primo punto sulla questione». Fontana, in carica dal 2020, ha motivato la sua uscita con «motivi familiari», ma le voci su un suo futuro impegno politico si fanno sempre più insistenti. Secondo diversi osservatori, potrebbe essere lui il candidato unitario del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia. Fontana, tuttavia, per ora prende le distanze: «Mi è stato chiesto di candidarmi. Io sono un moderato. Ma ora voglio tornare a pensare alla mia azienda. Spero che chi guiderà la Regione sia una persona competente e garbata». Non manca anche un richiamo alle criticità strutturali del territorio: «La Puglia è ancora in Obiettivo 1: significa che ha ancora bisogno di aiuti speciali. Serve sviluppo vero, lavoro, crescita, non assistenzialismo».

Lo scenario

In attesa di sviluppi politici, l’associazione deve ora individuare il prossimo presidente regionale. E qui si apre il totonomi. I più accreditati come traghettatori sono Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce, e Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto. Nicolì, imprenditore del settore edile e del restauro monumentale, è apprezzato per lo stile sobrio e istituzionale. Toma, invece, guida un’importante realtà nel settore moda e porta con sé una visione imprenditoriale moderna e proiettata all’internazionalizzazione.

Tra le opzioni in campo c’è anche Potito Salatto, presidente di Confindustria Foggia. La lunga militanza nel sistema confindustriale lo renderebbe potenzialmente idoneo a un ruolo di reggenza. Tuttavia, il fatto che suo figlio, Rocco, sia presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Puglia, e abbia diritto di voto nel consiglio regionale, pone un tema di opportunità, se non di conflitto d’interessi. Una situazione che potrebbe spingere verso una soluzione più neutra, almeno in questa fase.

Il silenzio

A rendere più incerta la situazione è anche il silenzio mantenuto dai presidenti territoriali. Nessuno, almeno ufficialmente, ha avanzato la propria disponibilità o espresso preferenze. Un clima di cautela, che riflette la complessità degli equilibri interni e la necessità di non forzare la mano prima della riunione del Consiglio direttivo regionale, prevista nei prossimi giorni. Il successivo passaggio sarà proprio la nomina del presidente facente funzioni, che dovrà guidare l’associazione fino alla convocazione dell’assemblea regionale per l’elezione del nuovo presidente. Una figura che, in questa fase, dovrà garantire equilibrio, rappresentatività e capacità di mediazione. Fontana, nel frattempo, resta una figura centrale, nonostante la sua volontà dichiarata di rientrare nei ranghi aziendali. La sua leadership e la sua visione moderata lo mantengono al centro del dibattito sul futuro della Puglia, anche oltre Confindustria. (Ha collaborato Beppe Stallone)

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version