Diplomazie al lavoro, in Regione Puglia, per ricucire lo strappo in maggioranza con il gruppo di Azione che ha paralizzato la Commissione Bilancio. Un problema creato dal pareggio 6 a 6 fra maggioranza e opposizione nella Commissione consiliare dopo che Azione ha contestato la nomina in giunta del consigliere regionale Fabiano Amati, ex coordinatore dei calendiani pugliesi. E dopo che la maggioranza ha perso l’ex consigliere di Con Tupputi e il rappresentante dei Cinque Stelle. Da qui l’ipotesi di un intervento in prima persona del governatore Emiliano emersa nelle ultime ore.
Il vertice
L’incontro con il capogruppo di Azione, Ruggiero Mennea, è in programma in questa settimana. Obiettivo: “rimettere in riga” il partito di Calenda che, dal canto suo, rischia di perdere la sua rappresentanza in Consiglio regionale nel caso in cui Amati dovesse decidere di “staccare la spina” dimettendosi dal gruppo che a quel punto non avrebbe il numero minimo di tre esponenti per sopravvivere. Emiliano potrebbe giocarsi la carta di un mini-assessorato da assegnare come “risarcimento” a Mennea. Una soluzione già adottata in passato per la cultura con la consigliera del M5s, Grazia Di Bari, poi dimessasi dopo l’uscita dalla maggioranza del movimento. Scelta identica a quella dell’urbanistica assegnata al consigliere regionale Stefano Lacatena dopo il salto da Forza Italia alla civica Con.
Le indiscrezioni
Mennea, però, sembra orientato a tenere il punto. Il consigliere barlettano è fermo sulla sua posizione: per rientrare in maggioranza ha chiesto la testa di Amati che dovrebbe dimettersi dalla giunta e consentire al gruppo e ai vertici nazionali del partito di esprimere il nome del rappresentante di Azione in giunta. Nel frattempo in Consiglio regionale la presidente Capone sta mettendo a punto una soluzione per sbloccare lo stallo della Commissione Bilancio. Due le strade proposte ai partiti nell’ultima conferenza dei capigruppo.
L’innesto di un altro consigliere di maggioranza per riportare il vantaggio, 7 a 6, a favore di chi governa così come impone lo Statuto regionale. In alternativa le minoranze dovrebbero rinunciare a un loro commissario per far posto a un collega di centrosinistra. Ipotesi, quest’ultima, scartata da Fratelli d’Italia, Forza Itala, Lega e La Puglia Domani. Se ne saprà di più nella nuova riunione della prima Commissione Bilancio convocata per domani. All’ordine del giorno la terza chiama per l’elezione del nuovo presidente di commissione al posto dell’ex Amati dopo che nell’ultima seduta per due volte è caduto il numero legale.