C’è anche l’Università di Bari, insieme al Politecnico, tra gli atenei che, secondo la graduatoria 2024 di Qs World University, crescono di più negli ultimi anni. L’università guidata dal rettore Stefano Bronzini riparte e si posiziona infatti tra le prime 750 al mondo, dopo che per sei lunghi anni era rimasta tra la 800esima e la millesima posizione. In Italia, invece si trova al ventiseiesimo posto, quindi tra le prime trenta, anche se rimane tra le migliori per la reputazione accademica (12,8 su 100).
Zoppica invece per quanto riguarda il parametro relativo alle citazioni scientifiche (solo 27,8 punti). Buon risultato anche per l’internazionalizzazione, registrando un punteggio di 64,5 su cento. Per quanto riguarda la sostenibilità (un nuovo parametro inserito proprio quest’anno nella classifica della Qs) si piazza tra le prime cinquecento al mondo.
Il Qs World University è una delle più importanti classifiche a livello globale e viene stilata ogni anno dall’agenzia britannica Quacquarelli Symonds. Quest’anno sono state analizzate 2.963 università (quasi 500 in più rispetto allo scorso anno) di 104 Paesi differenti. Nello specifico sono state valutate oltre 17 milioni di pubblicazioni e 141 milioni di citazioni. In Italia sono state prese in considerazione 42 istituzioni. I risultati della valutazione, effettuata in base a nove indicatori, vengono resi pubblici solo per le prime 1.500 università in classifica.
Per il Qs la migliore università italiana sarebbe il Politecnico di Milano (che si posiziona 123esimo a livello globale), con un punteggio di 55,2, comunque con un miglioramento di sedici posizioni rispetto all’anno precedente.
Il PoliMi ha ottenuto anche il punteggio più alto a livello nazionale per quello che riguarda la reputazione presso i datori di lavoro, posizionandosi al 99esimo posto a livello mondiale. Al secondo posto c’è La Sapienza di Roma, mentre al terzo l’Alma Mater Studiorium di Bologna.
In Puglia a fare meglio dell’Università barese è solo il Politecnico, che a livello globale si posiziona alla 556esima posizione e a livello nazionale è 17esimo. Un anno fa l’ateneo guidato da Francesco Cupertino era rientrato tra le prime 600 per la prima volta, mentre ora ha scalato altri posti in classifica. Un bel risultato se si pensa che solo tre anni fa il PoliBa era tra l’800esima e la millesima posizione. Una crescita costante che si è sviluppata anno dopo anno. Tra i parametri premiati ci sono le citazioni su riviste scientifiche (con un punteggio di 79,3 su cento), e la reputazione accademica.
Per quanto riguarda le singole discipline, invece, il Politecnico è tra le prime 300 al mondo in Ingegneria meccanica. C’è da dire che, rispetto all’Università Aldo Moro, il PoliBa ha certamente un minor numero di studenti (31mila rispetto a poco più di 10mila). E questo influisce non poco sulla valutazione dei vari parametri.