La Regione Puglia ha attivato 36 centri per l’educazione alla sostenibilità. Si tratta di enti pubblici territoriali accreditati che sono distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio.
L’accreditamento è provvisorio ma diventerà definitivo al termine di un percorso formativo dedicato.
La Puglia ha adottato il piano di educazione per lo sviluppo sostenibile che è stato presentato oggi nel corso di un incontro che, spiega l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, «rappresenta il primo passo operativo verso la piena attivazione della Rete Infeas Puglia, una rete che mette al centro la conoscenza, la partecipazione e la responsabilità collettiva come strumenti concreti per realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 sul territorio regionale. Educare alla sostenibilità – aggiunge – significa costruire cittadini consapevoli, responsabili e pronti a interpretare il proprio ruolo nel cambiamento che l’Agenda 2030 ci chiede di realizzare».
Triggiani evidenzia che «con la riattivazione del Sistema Infeas e l’avvio del percorso di accreditamento dei Ceas, la Regione Puglia ha scelto di investire con convinzione su un modello educativo che parte dai territori e valorizza la collaborazione tra enti locali, scuole, università e comunità. L’adesione di 36 enti pubblici, distribuiti in modo equilibrato su tutto il territorio regionale, è un segnale concreto della volontà collettiva di fare della sostenibilità una priorità condivisa, non solo ambientale ma anche sociale e culturale», conclude l’assessora.