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Case di comunità in Puglia, Corte dei Conti al lavoro sui presunti ritardi: verifiche in corso

La procura regionale della Corte dei Conti avrebbe aperto un fascicolo d’indagine per verificare l’esistenza di presunti ritardi nella costruzione delle case di comunità in Puglia, che sono strutture sanitarie. Stando a quanto appreso dall’Ansa da fonti della procura, la decisione sarebbe motivata dalla necessità di comprendere il reale stato di avanzamento dei lavori e, laddove si riscontrino ritardi, sul perché si siano verificati.

Le case di comunità sono finanziate dalla Missione 6 del Pnrr e, dunque, soggette a tempistiche inderogabili con scadenza ad agosto 2026. In Puglia è prevista la realizzazione di 120 case di comunità. A settembre scorso l’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali), nel report sul monitoraggio dell’avanzamento dei lavori, aveva segnalato dei ritardi ma la Regione Puglia aveva spiegato che le «attività programmate» erano «in linea con la pianificazione e secondo le tempistiche concordate».

L’intervento

«In tempi non sospetti, il 30 settembre scorso, avevamo lanciato un grido di allarme non solo per il taglio di ospedali (meno 2) e case di comunità (meno 27), ma soprattutto per i ritardi che avevamo riscontrato su alcune strutture i cui cantieri erano ancora alle fondamenta». Non usa mezzi termini il capogruppo uscente de La Puglia Domani in Consiglio regionale, Paolo Pagliaro, rieletto alle ultime elezioni nella lista di Fratelli d’Italia.

«L’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese – spiega – ci rispose piccato, assicurandoci che il cronoprogramma di tutte le 120 le Case di Comunità (93 con il Pnrr) e i 31 Ospedali di Comunità (29 con il Pnrr) era rispettato. In quell’occasione chiedemmo che venisse in Commissione Sanità a relazione nei dettagli, cosa che Piemontese si guardò bene dal fare». Ora però, che la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo, «siamo curiosi, ma soprattutto preoccupati, di capire – prosegue Pagliaro – cosa ne pensa il presidente in pectore Antonio Decaro».

A lui «rivolgiamo una sola ‘preghiera’: ci risparmi la storiella della discontinuità, finita la campagna elettorale basta con le ‘battute’. Mettiamoci tutti al lavoro, per il Pnrr restano solo sei mesi, nell’interesse dei pugliesi e la loro salute».

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