Entra nel vivo la corsa al titolo di Capitale italiana della cultura 2028. Tra le 23 città italiane ci sono anche tre pugliesi: Galatina con il progetto “Il sogno dei luoghi”, Gravina in Puglia con “Radici al futuro” e Vieste con “L’anima bianca della Puglia”.
Una giuria di sette esperti indipendenti, guidata da Davide Maria Desario, e composta da Stefano Baia Curioni, Vincenzina Diquattro, Luca Galassi, Luisa Piacentini, Davide Rossi, Vincenzo Trione, è al lavoro per valutare i progetti delle 23 città candidate presso il Dipartimento per le attività culturali (DiAC). Da questa analisi nascerà la lista delle dieci finaliste, che saranno poi convocate per un’audizione pubblica prima della scelta definitiva.
Oltre alle tre pugliesi, le città in gara sono: Anagni (FR) – “Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”; Ancona – “Ancona. Questo adesso”; Bacoli (NA) – “Il futuro parte da una scossa”; Benevento – “Attraversare l’invisibile”; Catania – “Catania continua”; Colle di Val d’Elsa (SI) – “Colle28. Per tutti, dappertutto”; Fiesole (FI) – “Dialoghi tra terra e cielo”; Forlì – “I sentieri della bellezza”; Gioia Tauro (RC) – “La cultura è Gioia”; Massa – “La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”; Mirabella Eclano (AV) – “L’Appia dei popoli”; Moncalieri (TO) – “La periferia fa centro”; Pieve di Soligo (TV) – “Io Siamo”; Pomezia (RM) – “Dal mito di Enea alle città di fondazione”; Rozzano (MI) – “La cultura oltre i luoghi comuni”; Sala Consilina (SA) – “Un ponte tra storia e futuro”; Sarzana (SP) – “L’impavida. Crocevia del futuro”; Tarquinia (VT) – “La cultura è volo”; Unione dei Comuni della Città Caudina – “Terra futura. Europa abita qui” e Valeggio sul Mincio (VR) – “Coltiviamo le persone”.









