«Protestiamo perché la Regione Puglia ha ritenuto, attraverso una legge regionale, di cambiare il contratto applicato a 745 lavoratori di Arif. Riteniamo che questo sia assolutamente penalizzante per i lavoratori perché perdono salari e perdono diritti». Lo ha affermato, durante il presidio dei dipendenti dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, in corso davanti alla Presidenza della Regione Puglia, a Bari, Pietro Bongiorno, segretario generale Uila Puglia.
Sono oltre 100 i lavoratori dell’Arif che hanno aderito alla protesta che nasce dall’approvazione in Consiglio regionale di una legge che prevede l’applicazione del contratto collettivo nazionale delle Funzioni locali per i 745 dipendenti anziché il contratto collettivo nazionale idraulico-forestale e idraulico-agrario.
Una scelta, quella della Regione Puglia, che penalizzerebbe i lavoratori sia dal punto di vista salariale che contributivo, secondo i sindacati.
«Quella della Regione è una scelta che presenta dei dubbi dal punto di vista della legittimità e delle norme, ma soprattutto è una scelta che non comprendiamo politicamente», aggiunge Gabriele De Gasperi, segretario Uila nazionale.
I lavoratori hanno incontrato i rappresentanti istituzionali nella sede della Presidenza regionale.