Si complica sempre più il cammino per le leggi di bilancio della Regione Puglia. Dopo il voto negativo in Commissione Sanità, ieri altra giornata di passione con due voti su tre negativi. Il bilancio non è passato in Commissione Affari istituzionali, dov’era necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3, e in Commissione Ambiente. Via libera, invece, dalla Cultura. Il flop è determinato dall’astensione di quattro consiglieri regionali dissidenti della maggioranza. A partire dai calendiani Ruggiero Mennea e Sergio Clemente per finire con l’ex dem Michele Mazzarano passando per la pentastellata Grazia di Bari, mentre il civico Antonio Tutolo ha confermato il voto contrario. Cinque voti in meno su una maggioranza di 29 e con i Cinque Stelle in bilico pesano sull’approvazione finale che a oggi, nonostante il pollice verso di tre Commissioni su sei, non è in discussione trattandosi di un parere consultivo. In settima le astensioni sono state addirittura sette su 12, tre voti a favore e uno contrario. Il sì della Commissione Cultura è arrivato grazie all’iniezione di risorse sulla legge per valorizzare le bande storiche, tagliata da 1,5 milioni a 950mila euro. L’assessore Amati ha più che raddoppiato la dotazione per il 2025, aumentata da 200 a 450mila euro. Quattro i voti favorevoli, due contrari, e due astenuti. In quinta commissione, presieduta da Mazzarano, la bocciatura è maturata a seguito di un pareggio: cinque voti a favore e cinque contrari e un astenuto.
Il dibattito
Nel corso del dibattito non sono mancate critiche e osservazioni sulle norme dell’articolato e sulle somme appostate dalla Giunta. A partire dalle solite “mance” su misura dei collegi. Per esempio la fontana monumentale di Santa Maria di Leuca, l’assegno per la Fondazione Notte della Taranta, l’inglese negli asili nido, il sostegno alla sperimentazione delle comunità formative e nuove iniziative di impresa. Ancora, c’è chi ha eccepito il gettone da 165mila euro in favore del cda di Arpal: soldi dai quali saranno pagati gli stipendi del dg, degli amministratori e del revisore unico, mentre in passato la cifra era ad appannaggio dell’ex direttore. Nel mirino anche gestione dei rifiuti urbani, salva-cozze di Taranto, modifiche sulle norme in materia di energia pulita, funzioni di polizia idraulica, correzioni ai piani delle coste e al contributo ambientale quale componente della tariffa di conferimento agli impianti di rifiuti.
La Commissione Bilancio
Oggi l’atteso esame della Commissione Bilancio, la più importante, dove si attendono altre sorprese negative che non lasciano presagire nulla di buono in vista della maratona in aula fissata per martedì. Il rischio di un clamoroso naufragio e l’ipotesi di uno scioglimento anticipato della legislatura si fanno sempre più concreti. Da qui l’appello di Confindustria Puglia per bocca del presidente Sergio Fontana: «Invito maggioranza e opposizione a superare divisioni e interessi di parte, lavorando con determinazione per garantire una gestione responsabile e lungimirante delle risorse pubbliche». Fontana ricorda l’importanza della firma sul patto di coesione da 6,4 miliardi di euro, con una pioggia di finanziamenti attesi sui territori: «La mancata approvazione del bilancio non è solo un ostacolo tecnico, ma un grave rischio per la credibilità e la capacità della Regione di attrarre risorse e investimenti».
