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Bari, accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo: in arrivo 9 miliardi per il rilancio delle imprese pugliesi

Nove miliardi di euro per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo pugliese e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e dell'intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Sono le risorse messe a disposizione dal nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo annunciato a gennaio scorso dal…
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Nove miliardi di euro per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo pugliese e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e dell’intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr.

Sono le risorse messe a disposizione dal nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo annunciato a gennaio scorso dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo.

L’accordo è stato presentato oggi nella sede di Confindustria, a Bari, nel corso di un evento dedicato alla Zes unica del Mezzogiorno.

Presenti, tra gli altri, il presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, il presidente di Confindustria Bari e Bat Mario Aprile, e Alessandra Modenese, direttrice regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo.

Il protocollo consolida e rinnova, anche sul territorio pugliese, la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in 15 anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa.

Il nuovo accordo presenta alcune novità: la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della Zes unica del Mezzogiorno; gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita; l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il piano Transizione 5.0 dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili; l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati; il piano per l’Abitare sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

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