Banco di prova per Monopoli: fra spiagge, parcheggi e prezzi nel primo weekend turistico

La stagione turistica monopolitana sta per entrare nel vivo e quello di oggi è sicuramente uno dei primi week end da banco di prova. Forte della Bandiera blu ottenuta anche quest’anno, Monopoli si prepara a recitare un ruolo di primo piano e gli arrivi di turisti in stazione ieri, lasciano ben sperare gli operatori turistici locali.
Tra set cinematografici, eventi culturali, sfavillanti copertine di giornali e riflettori sempre più costantemente puntati su una città al centro della ribalta nazionale, il facile rischio è quello di accecarsi perdendo di vista la rotta e l’equilibrio tra un corretto sviluppo turistico e le legittime aspettative dei residenti, soprattutto di quelli che di turismo non vivono.

È una domanda che chi amministra deve farsi, perché l’armonia tra residenti e ospiti è fondamento essenziale di quella accoglienza e spontaneità che ha rappresentato uno dei punti di forza per la città e in generale per la Puglia, così come l’originalità e la necessità di conservare le proprie tradizioni, le proprie leggende popolari senza stravolgerle per piegarle ad un facile successo mediatico.

Le spiagge, dalle calette più prossime al centro a quelle più lunghe in zona Capitolo, hanno da sempre rappresentato uno dei punti di maggiore attrattiva, ma resta ancora in alto mare la gestione delle concessioni, dei prezzi e delle spiagge libere. Per i monopolitani andare al mare diventa sempre più difficile e le poche spiagge pubbliche ormai a disposizione, d’estate diventano dei veri e propri carnai.

Al tormentone spiagge si affianca quello dei parcheggi, un problema che da marzo fino a ottobre diventa un vero e proprio incubo per i residenti, che spesso preferiscono non lasciare il posto auto per evitare di non trovarlo più, finendo per essere dei veri e propri sequestrati in casa. Ormai anche chi viene a Monopoli dai comuni limitrofi è a conoscenza dell’impossibilità di trovare posto auto. In questi anni nulla è stato fatto per affrontare la questione e di contro è stata aumentata anche la tariffa per i parcheggi.

Esito della situazione? Gente che gira anche per ore alla ricerca di un posto auto, con relativa emissione di gas di scarico e inquinamento. Cosa fare? In passato era stato adottato il sistema del park and ride, con buoni risultati, al quale andrebbe affiancata l’adozione delle strisce gialle. Generale è poi l’aumento dei prezzi, così come del problema abitazioni, ormai “solo uso foresteria”, come recitava una canzone di Luca Carboni e della necessità di una maggior presenza di forze dell’ordine soprattutto nella fascia notturna.

C’è poi la tendenza diffusa ad accaparrarsi i meriti di questo sviluppo, limitando agli ultimi anni la notorietà di Monopoli e parlando di una vera e propria rinascita culturale, quasi sempre guidata da non monopolitani, dimenticando le radici di una riscossa e di una voglia di valorizzare la città che partì già nel lontano 1998, con la fine del Commissariamento per infiltrazioni mafiose, la riapertura del Castello Carlo V e il rifacimento del basolato nel centro storico, ma questa è un’altra storia, forse oggi volutamente dimenticata.

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