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Autonomia differenziata, Piemontese: «Difendiamo l’unità nazionale» – VIDEO

Autonomia differenziata, Piemontese: «Difendiamo l'unità nazionale»

«Difendiamo l’unità nazionale ed esortiamo il Parlamento a fare il suo dovere dando piena funzionalità al massimo organo di garanzia costituzionale che oggi si pronuncia sul referendum abrogativo di una riforma che sfascia l’Italia e su cui gli italiani devono esprimersi liberi e informati sulle conseguenze che minano i principi di equità e solidarietà che devono essere assicurati a tutti i cittadini di tutte le Regioni, a prescindere dalla loro capacità fiscale». Così il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, a margine della riunione della Commissione parlamentare per le questioni regionali che si è tenuta stamattina nella Prefettura di Bari.

Piemontese ha ribadito, durante l’incontro, la posizione della Regione Puglia sul tema dell’autonomia differenziata e sul futuro del regionalismo italiano.

«Non possiamo accettare una riforma che mina la coesione sociale e l’unità nazionale», ha dichiarato Piemontese, riferendosi alla legge Calderoli, oggetto del recente giudizio della Corte costituzionale.

«Questa legge è inapplicabile»

La sentenza, ha aggiunto, «ha già dimostrato che questa legge è inapplicabile così com’è, essendo stata svuotata di molte delle sue parti e ridefinita nei suoi presupposti. Tuttavia, resta fondamentale avviare una nuova riflessione sul processo di attuazione dell’articolo 116 della Costituzione, con un approccio più partecipato e rispettoso dei principi fondamentali del nostro ordinamento».

Il vicepresidente ha sottolineato che la Regione Puglia è stata tra le prime a presentare ricorso diretto contro la legge, denunciandone le violazioni costituzionali.

I livelli essenziali delle prestazioni

Piemontese, che è assessore alla Sanità in Puglia, ha poi affrontato uno dei temi centrali del dibattito: i livelli essenziali delle prestazioni. «La Corte – ha evidenziato – ha chiarito che nessuna devoluzione di funzioni è possibile senza la preventiva definizione e il finanziamento dei Lep. Questo è un punto fermo che garantisce l’eguaglianza dei diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale».

Infine, il vicepresidente ha lanciato un appello a tutte le forze politiche: «Dobbiamo fermarci e ripartire dai principi costituzionali, costruendo un percorso che tenga insieme pluralismo e unità, senza compromettere l’eguaglianza tra i cittadini e la coesione del Paese. La Puglia continuerà a battersi per un regionalismo che non abbandoni nessuno e che rispetti i valori fondanti della nostra Repubblica».

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