«La decisione della Puglia di impugnare la legge Calderoli dinanzi alla Corte costituzionale si rivela oggi una scelta ancor più saggia e lungimirante». Così il presidente della Regione Michele Emiliano a seguito della pronuncia della Consulta che, ieri sera, ha bocciato il referendum sull’autonomia differenziata.
Il governatore pugliese ricorda che «la legge è stata già ampiamente rimaneggiata» da una sentenza della Corte costituzionale «che ne ha dichiarato illegittime ampie parti e altre le ha reinterpretate in senso conforme alla Costituzione, rendendola sostanzialmente inapplicabile così com’è».
L’inammissibilità del referendum, dunque, «non scalfisce l’esito del risultato raggiunto dalla Puglia insieme alle altre regioni ricorrenti che ha già prodotto un effetto demolitorio della legge Calderoli», sottolinea Emiliano dicendosi «molto orgoglioso che la Puglia per prima abbia trovato la strategia giusta per depotenziare totalmente l’autonomia differenziata».
Dopo la sentenza della Corte costituzionale, prosegue il presidente della Regione, «il 116 comma 3 Cost. non può più servire a spaccare l’Italia in violazione del principio di solidarietà. Quel che ne è residuato – evidenzia – è un testo così monco da rendere necessario ricominciare il lavoro normativo, restituendo centralità al Parlamento che, se proprio lo vorrà, dovrà ripartire dai principi costituzionali in tema di regionalismo differenziato che ora sono nitidi, perché la Corte, finalmente, li ha chiariti», conclude.
De Santis (PD): «Inammissibilità in continuità con la precedente sentenza»
Sulla stessa scia il segretario regionale del Partito democratico, Domenico De Santis, che sottolinea come «per fortuna» la Puglia «decise di impugnare la Legge Calderoli dinanzi alla Corte Costituzionale e oggi si è rivelata la scelta giusta».
Per il segretario dem, «l’inammissibilità del referendum è in continuità con la sentenza 192, visto che la legge così come pensata da Calderoli non esiste più e si rende necessario un ritorno in Parlamento. Non scalfisce, dunque, l’esito del risultato raggiunto».
In questo contesto, dunque, «la lungimiranza» della Puglia si è rivelata «la strada giusta per bloccare il disegno secessionista di Calderoli», aggiunge De Santis, promettendo che «continueremo una lotta senza confine, comune per comune, contro l’autonomia differenziata. Se il Governo Meloni proverà a ripresentare una norma che divide il Paese – annuncia -, noi saremo nelle piazze a rappresentare i milioni di italiani che hanno chiesto di abolirla e non faremo sconti».