Comincia a muoversi qualcosa per l’autonomia dell’ospedale “Giovanni XXIII” di Bari che, in base ad una legge regionale approvata a dicembre scorso, deve staccarsi dal Policlinico di Bari. Dopo oltre due mesi di stallo ieri l’assessore alla salute Raffaele Piemontese ha convocato un vertice tecnico in via Gentile alla presenza dei direttori generali dei due ospedali, Antonio Sanguedolce (Policlinico) e Luigi Fruscio (Asl Bari), insieme ai sindacati.
L’ipotesi trasferimento
In primo piano la questione del personale sanitario che dovrà transitare dal Policlinico alla Asl Bari prima della costituzione di un ente autonomo. Operazione tutt’altro che semplice considerando che da due mesi a questa parte il responsabile unico per la gestione amministrativa indicato dalla Asl, dottor Volpe, non è riuscito a sbloccare la situazione.
Ieri, invece, alla presenza dei sindacati dei dirigenti medici e del comparto s’è messo un punto fermo. Il vice presidente Piemontese, con delega alla sanità, chiederà a medici, infermieri ed Oss, in servizio al pediatrico di Bari, la disponibilità a trasferirsi nella Asl Bari o, in caso contrario, a rimanere alle dipendenze dell’ospedaletto.
Un’operazione propedeutica a stabilire il piano dei fabbisogni per i sette reparti in funzione di cui uno universitario in procinto di tornare al Policlinico. Allo stato il personale in servizio all’ospedale di via Amendola conta 496 unità di cui 136 dirigenti medici.
A loro sarà chiesto di fare una scelta sulla sede di lavoro. Se, cioè, vorranno continuare il rapporto con il Policlinico di Bari o accetteranno il trasferimento nella Asl Bari. Dopodiché in base ai numeri la Asl Bari avrà il compito di reclutare il personale necessario per l’assistenza ai piccoli pazienti.
Autonomia e criticità
Parallelamente comincerà il percorso giuridico per la costituzione di un’azienda ospedaliera autonoma al “Giovanni XXIII” recidendo in tal modo il legame storico con il Policlinico di Bari.
Anche in questo caso un percorso ad ostacoli, considerando le criticità sollevate dal direttore generale del Policlinico, dottor Sanguedolce, in ordine ai tre bandi di concorso attivati per altrettante specializzazioni mediche da dirottare al Pediatrico e per le borse di studio degli studenti di Medicina.
Le cause del rinvio
Ieri è stato inoltre rinviato in presidenza il vertice tecnico programmato con i dieci direttori generali per discutere del buco nei conti della sanità da circa 300 milioni di euro.
La riunione è stato rinviata a data da destinarsi, pare anche a seguito di dissapori emersi fra l’assessore al bilancio Fabiano Amati e il collega alla sanità Piemontese. Non a caso i due ieri sono stati ricevuti dal governatore Emiliano nel suo ufficio per un faccia a faccia a porte chiuse in cui probabilmente sarà avvenuto un chiarimento.